Indennità, sindacati in piazza il 15 / FIRMA
La protesta comune di Cgil, Cisl e Uil per il taglio delle indennità dei consiglieri regionali
TRENTO. "La politica locale, come quella nazionale deve dare un segnale chiaro e ridursi gli stipendi, abolendo la diaria, non sottoposta a Irpef, riducendo le indennità, rendendo trasparenti i rimborsi e le spese di rappresentanza". Così i rappresentanti regionali di Cgil,Cisl e Uil hanno
annunciato un presidio di protesta per i costi della politica previsto il 15 novembre a Bolzano.
"Stanno per essere approvate - hanno aggiunto - le manovre di bilancio che chiederanno ai cittadini che hanno sempre pagato le tasse di fare sacrifici. E' ora che li facciano anche i consiglieri regionali e provinciali".
Da Trento alle 9 partiranno tre pullman verso il capoluogo altoatesino diretti alla sede del Consiglio regionale in seduta dalle 9.30.
"Chiediamo ai politici locali di restituire i principi di trasparenza, responsabilità ed etica nelle loro attività. Dal 2004 la Uil di Trento e di Bolzano si batte per abolire il privilegio della diaria dei consiglieri regionali. La raccolta di firme terminerà a metà dicembre", hanno sottolineato Ermanno Monari, Uil del Trentino e Toni Serafini, della segreteria di Bolzano.
"In Emilia Romagna - hanno ricordato - la giunta regionale ha già abolito a partire dalla prossima legislatura i vitalizi e in Germania e in Francia chi fa la professione del politico per dieci anni deve versare un unico contributo per un'unica pensione. Noi siamo uniti più che mai a farla finita con i costi della politica".
"Basta ciaciere. E' ora i politici diano un segnale concreto ed entro dicembre, mese di approvazione della finanziaria, introducano la normativa che taglia i loro privilegi: dalla diaria ai rimborsi chilometrici alle spese di rappresentanza", ha detto Lorenzo Pomini, segretario della Cisl del Trentino durante l'incontro sindacale per il presidio previsto dai sindacati confederali della regione per il prossimo 15 novembre.
"Il rischio è che i sacrifici siano a senso unico solo per i dipendenti pubblici e i pensionati - ha aggiunto -. Anche a livello locale vogliamo fatti concreti. Dellai aveva detto che la politica doveva dare un segnale concreto ma nella finanziaria ci sono solo nuove imposte. I cittadini hanno dato 82 milioni di euro per i vitalizi agli ex consiglieri che hanno coperto solo con il 18% dei contributi all'Inps - ha concluso Pomini - mentre un dipendente medio paga tra la sua ritenuta e quello che dà il datore di lavoro il 32%".