Indennità, il dribbling dei consiglieri

Penasa e Civettini: un baratto e una magia, ma la busta paga non si tocca


Paolo Mantovan


TRENTO. Li conoscete Franca Penasa e Claudio Civettini? Sono due consiglieri senza macchia e senza paura, dei lottatori nati, a volte direste che abbiano la vocazione dei capitani coraggiosi: macinano interrogazioni, disegni di legge, ostruzionismi senza pausa. Eppure, quando si tratta di indennità... et voilà, il coraggio sparisce e si trasforma in un disperato urlo di terrore, si riduce a un forsennato tentativo di cambiare le carte in tavola. Ora vi spiego perché.

L'indomita consigliera Franca Penasa, la leghista scolpita in val di Rabbi, ha inviato ai giornali una lettera con cui propone uno scambio: sì a una riduzione dell'indennità (i famosi 6300 euro netti, più gli altri 1100 euro netti trattenuti ora per la buonuscita a fine mandato, in totale comunque 14 mila euro mensili lordi), sì a una riduzione, dunque, ma soltanto quando il presidente Dellai finirà di fare un uso che lei definisce improprio dell'elicottero. Ma scusi tanto, Penasa, ma che diavolo c'entra l'elicottero? Cioè, ci spieghi Penasa, lei accetta un taglio alla paga di tutti i consiglieri soltanto quando il presidente della Provincia non farà più voli con l'elicottero della protezione civile? Cioè lei vuol dire che se per caso Dellai facesse quel volo in più, dopo il taglio dell'indennità, lei andrebbe in banca e pretenderebbe la restituzione della sua parte d'indennità? Ma si rende conto che l'indennità di un consigliere e gli eventuali abusi di un presidente o del suo staff stanno su due pianeti diversi? Oppure, con questo baratto, vuole spiegarci che l'eccessiva remunerazione dei consiglieri vale quanto un eventuale abuso? In pratica che è illegittima!? Vede cara consigliera dove si va a parare quando si è terrorizzati all'idea di un taglio dell'indennità? La prego, ci pensi, ritiri quella lettera e torni a guardare il futuro con gli occhi di una consigliera vera, gli occhi di chi cerca l'orizzonte di tutti i cittadini. Ora i cittadini stanno percependo con le loro tasche, con le loro rinunce, con - talora - la perdita del posto di lavoro, che siamo di fronte a una crisi importante e che i politici, e in particolare i consiglieri provinciali (tutti, di qualsiasi colore) non fanno alcun sacrificio. Poi parleremo di elicotteri. Oppure ne parliamo anche adesso: ma senza tirare in ballo l'indennità, per cortesia. Teniamo elicotteri e indennità su due piani distinti.

Franca Penasa inventa il baratto (che fa girar le pale). Claudio Civettini, invece, fa il prestigiatore. Tutti stanno parlando di indennità, di paga base dei consiglieri e lui che cosa ti presenta? Un disegno di legge di due articoli che abrogano due articoli di due altre leggi. E ci sarà grande risparmio, dice. E interverremo sugli stipendi dei politici, ripete.  Piccola ma dovuta parentesi: Claudio Civettini domenica si è sentito male, è stato trattenuto in ospedale per alcuni controlli e ieri mattina è stato dimesso. Gli facciamo fin da subito tanti auguri perché si riprenda al più presto: lui ci ha assicurato che sta meglio e che già oggi tornerà al suo lavoro di consigliere. Auguri ancora. Per quel che riguarda il disegno di legge, però, bisogna ammettere che Civettini è un illusionista. Ecco il disegno di legge: il primo articolo ammazza la norma che prevede che gli assessori siano sostituiti da dei consiglieri (e così elimina i doppioni che abbiamo ora: 35 consiglieri e 6 assessori in più). Che bravo, direte voi, che bel risparmio! Ma gli stipendi? I soldi della busta paga? Sim sala bim, dice Civettini ed estrae dal cilindro l'altro articolo, quello che elimina la norma della legge del 1976 che prevede un'indennità ulteriore agli assessori! Caspiterina! Che fantastica soluzione! Gli assessori pagati come i consiglieri! E Civettini? E la sua indennità? La "paga" che tutti noi gli diamo per il suo incarico di consigliere? E' rimasta lì intonsa, mentre lui vi distraeva e dirigeva i vostri occhi sugli sprechi della maggioranza. Ma, caro Civettini, quando ci dimostrerà di aver capito che qui non stiamo parlando di maggioranza e di minoranza politica, ma di maggioranza dei cittadini e minoranza di privilegiati? Quando, finalmente, si batterà per trovare una soluzione diretta e immediatamente efficace, ossia questa: taglio del 10 per cento delle indennità di tutti i consiglieri?

Cari Penasa e Civettini, perché ridurre a uno scontro fra maggioranza e minoranza politica una richiesta di equità, un profondo sentimento popolare che chiede a tutti voi, non ad alcuni sì e ad altri no, di scendere di uno scalino? Perché proprio voi che siete così sensibili alle rimostranze dei cittadini, che apparecchiate gazebi un po' ovunque, non siete i primi paladini di questa piccola ma significativa rinuncia? C'è chi, come il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, o come il presidente della regione Sicilia Raffaele Lombardo, proprio in questi giorni hanno annunciato dei tagli alle loro indennità. E poi ci sono dei vostri colleghi di partito, come Fugatti e Savoi, che hanno dichiarato di essere assolutamente pronti a questo taglio.

Suvvia, caro Civettini e cara Penasa, tagliata questa piccola parte di indennità, potrete continuare a risolvere anche tante altre cose. Potrete preparare tantissime iniziative per eliminare gli assessori, gli elicotteri e anche, se vi va, i giornalisti. Ma cominciate da quel 10 per cento. Cominciate voi, cavalieri senza macchia e senza paura della Lega, a dare l'esempio a quei "cattivoni" della maggioranza.













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