Incidenti sugli sci, ecco il decalogo
I consigli della Polizia: usare il casco, moderare la velocità e bere poco alcol
TRENTO. Ormai gli incidenti sulle piste non si contano più. Anche ieri, gli uomini della Polizia di stato, i carabinieri e i sanitari in servizio sulle piste sono stati impegnati in decine di interventi, tutti fortunatamente non gravi. Nel pomeriggio, l'elicottero di Trentino Emergenza è salito al passo San Pellegrino dove un bimbo di quattro anni è caduto rompendosi una gamba.
L'eliambulanza trentina è intervenuta anche un escursionista sessantacinquenne di Pedemonte, scivolato per oltre 200 metri lungo un versante ghiacciato, procurandosi un trauma alla testa e diverse ferite. L'uomo era partito ieri mattina da Scalzeri di Pedemonte con due amici per raggiungere Lavarone dalla Val d'Astico, seguendo due percorsi differenti. I due amici sono giunti a destinazione e non vedendo il compagno l'hanno chiamato al cellulare. Lui, in stato confusionale, ha detto loro che era caduto, ma non sapeva dove si trovava. Gli amici sono riusciti a individuarlo e hanno quindi chiesto l'intervento del 118 poco prima delle 11. Nove tecnici del Soccorso alpino di Arsiero, allertati dal Suem, si sono diretti sul luogo dell'incidente. A recuperarlo e a trasportarlo al Santa Chiara ci ha pensato il velivolo decollato da Mattarello. Mercoledì pomeriggio, invece, sulle piste di Madonna di Campiglio gli agenti della Polizia di Stato erano stati protagonisti del difficile salvataggio di una ragazza polacca, uscita di pista e finita tra le piante, ai piedi di una ripida scarpata. Gli agenti hanno raggiunto la donna, spaventatissima, le hanno prestato le prime cure, poi l'hanno sistemata su un toboga e, una volta assicurata, con le corde e la forza delle loro braccia, l'hanno prima riportata sulla pista e poi trasportata a valle, dove ad attendere la donna c'erano già i sanitari. La turista ha riportato politraumi, ma per fortuna non è in pericolo di vita.
Giungono quanto mai opportuni, quindi, i consigli del vice questore aggiunto Salvatore Ascione, dirigente della Squadra volanti della questura di Trento e responsabile degli agenti in servizio sulle piste. «L'uso del casco è sempre consigliabile - spiega il dirigente - ma poi è indispensabile assumere comportamenti improntati alla prudenza: mantenere sempre una velocità commisurata alle proprie capacità, evitare di sciare da soli in zone pericolose e, in caso contrario, mantenersi sempre in costante contatto con altre persone, sciare preferibilmente su pista o, altrimenti, di fare fuoripista in condizioni di sicurezza. Mai troppi, inoltre, gli inviti alla moderazione con gli alcolici non solo per chi guida, ma anche per chi si accinge a mettere gli sci ai piedi.
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