Incidenti, scattano i controlli sui cellulari 

Direttiva delle Procure alle forze dell’ordine: se ci sono morti o feriti verificare sempre se gli automobilisti usavano il telefono


di Ubaldo Cordellini


TRENTO. Un motivo in più per lasciare il cellulare fuori portata quando si guida. D’ora in poi, infatti, chi viene coinvolto in un incidente grave rischia di vedersi sequestrato il telefonino se ci sarà il sospetto che lo stesse usando mentre era alla guida. Ieri il procuratore generale Giovanni Ilarda ha inviato alle tre procure del distretto l’indicazione di dare alle forze dell’ordine una direttiva che preveda anche il sequestro del cellulare dei conducenti dei veicoli coinvolti in incidenti con morti e feriti nel caso in cui c’è il sospetto che l’automobilista stesse usando il telefonino. Il sequestro ha lo scopo di verificare proprio se l’autista stesse usando il dispositivo, sia con chiamate vocali che con sms o chat varie, sui social o con whattsapp. Questo perché ormai lo smartphone ha un uso così vasto e ad ampio raggio che molti si dimenticano che usarlo quando si è alla guida è molto pericoloso.

La direttiva delle procure di Trento, Bolzano e Rovereto prevede che in caso di incidente causato dall’uso del cellulare sia previsto il sequestro. E’ stata adottata in previsione dell’intensificarsi del traffico sulla rete viaria regionale durante il periodo estivo. In caso di incidente mortale o con feriti la polizia giudiziaria che interviene, secondo la direttiva, dovrà verificare sempre se al momento del sinistro il conducente utilizzava il cellulare e, se necessario, dovrà procedere al sequestro. L’iniziativa è stata sollecitata dal procuratore generale, Giovanni Ilarda, che ha evidenziato come secondo le più recenti rilevazioni del Ministero dell’Interno l’uso inadeguato del cellulare e l’alta velocità rappresentano le cause principali degli incidenti più gravi e che, purtroppo, dopo un lungo trend positivo, nell’ultimo semestre dell’anno 2018 si è registrata una preoccupante inversione di tendenza.

La ratio del provvedimento la spiega lo stesso procuratore generale Ilarda: «Secondo i dati del Ministero, le due cause principali di incidenti stradali sono l’alta velocità e l’uso del telefonino mentre si guida. Ora, mentre per l’alta velocità ci sono gli strumenti tradizionali di prevenzione come gli autovelox, per l’uso del telefonino è più difficile. Per questo si è pensato di prevedere il sequestro nel caso in cui ci sia il sospetto che gli automobilisti coinvolti in incidenti gravi lo stessero usando. Questo vuol dire che il sequestro è previsto quando, ad esempio, il telefonino sia finito acceso sul tappetino, oppure sia stato appoggiato sul sedile accanto a quello di guida. Certo, se il cellulare è spento oppure se è dentro il cassetto o in tasca non ci sarà nessun problema».















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