In volo per mappare le alghe
Garda oggetto di studio con altri tre laghi europei
RIVA. Proseguono le attività programmate nel progetto Eulakes, finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Centrale Europe Programme, che vede coinvolti - Ente capofila la Comunità del Garda - importanti organizzazioni di quattro laghi: il Garda, il lago Balaton in Ungheria, il lago Neusiedl in Austria e il Charzykowskie Polonia.
Proprio ieri, favorito dalle condizioni meteo, si è effettuato un sorvolo aereo per l'acquisizione di immagini iperspettrali finanziato dall'Appa di Trento. Esso permetterà di mappare le macrofite acquatiche (alghe, muschi e altre specie vegetali) della zona costiera di tutto il lago di Garda. Saranno poi effettuati altri studi del lago per i quali verranno utilizzate cinque imbarcazioni presenti contemporaneamente per i campionamenti. Nelle operazioni sono coinvolte, oltre all'Appa, l'Arpa Brescia, l'Arpav con la collaborazione dell'Università di Parma e il Cnr-Ise di Pallanza.
Le operazioni prevedranno il coinvolgimento della Lega Navale di Brescia-Desenzano, della Guardia Costiera e dei Vigili del fuoco. Il risultato finale permetterà di avere una visione completa della presenza delle macrofite acquatiche, componenti fondamentali per il mantenimento della biodiversità e qualità delle acque del Garda e della zona costiera. Il progetto Eulakes, che - lo ricordiamo - nasce dall'esigenza di trovare un punto di incontro tra le conoscenze scientifiche in tema di qualità delle acque lacustri e la gestione territoriale delle stesse, affronta i temi riguardanti gli effetti dei cambiamenti climatici sulla qualità delle acque, la gestione sostenibile delle coste e delle attività di pianificazione territoriale in ambito lacustre.
L'obiettivo è quello di valutare complessivamente la qualità dell'acqua dei laghi partendo dai sistemi di monitoraggio esistenti e sviluppando nuovi approcci al controllo di qualità delle acque; divulgare maggiormente le problematiche ambientali, quali: la fragilità degli ambienti spondali, l'evoluzione biologica ed i rischi - a breve e a lungo termine - a cui sono sottoposti i laghi europei; porre le basi per un primo modello di governance ambientale basato sul confronto internazionale sul tema dei laghi, coinvolgendo le comunità locali e sollecitando l'impegno delle amministrazioni pubbliche su questo tema.