Il Vescovo a TEDx: «La vita senza l’altro ci fa disintegrare»
Monsignor Lauro Tisi tra i protagonisti sul palco al Sociale Con lui coach Buscaglia e la regista Disney Cinzia Angelini
TRENTO. La formula, collaudata, è quella di proporre dal palco voci molto diverse tra loro. Tutte ad alto tasso di interesse. C’ era anche l’arcivescovo Lauro Tisi tra i protagonisti della quinta edizione di TEDx Trento, l’evento-conferenza nato nel 2012: «La parola di Dio ha spesso alimentato conflitti, guerre e violenza –ha spiegato l’Arcivescovo- altre volte ha attivato stati d’animo di paura e d’angoscia, come pure non raramente ha portato a evadere dalla concretezza della realtà. La vicenda umana di Gesù di Nazareth racconta invece di un Dio capovolto, un Dio che frantuma il concetto di onnipotenza e lo riorganizza attorno alla dimensione della mitezza, quello stato d’essere per cui uno gioisce che esistano gli altri, quella predisposizione a far sì che l’altro viva, addirittura che l’altro abbia più spazio di me, che grazie all’altro io esista, e senza l’altro non c’è niente di me, mi disintegro. Dentro la dimensione della mitezza l’altro diventa compagno di viaggio, un amico e non un avversario». Durante il suo discorso monsignor Tisi ha ribadito l’importanza del non incentrare la propria vita su sé stessi, una vita che, vissuta senza gli altri, finirebbe per farci implodere. Sottolineando come l’aver bisogno di altri non sia segnale di debolezza, ma affermazione di potenza e di forza. «Mi piace pensare -ha proseguito l’Arcivescovo- che l’esperienza credente sia una profonda operazione di umanizzazione, è un’operazione benessere, il rischio grande è quello di intraprendere l’esperienza credente come un’operazione etica». Nel corso dell’evento, presentato dalla giornalista e conduttrice televisiva Paola Maugeri, sono intervenute altre figure di spicco come Barbara Carfagna, giornalista e conduttrice Rai. L’anchorwoman del TG1, ha illustrato come, a causa della rivoluzione informatica e dell’informazione a cui abbiamo assistito negli ultimi anni, la produzione massiccia di dati ci ha fatto “uscire” da una concezione lineare di tempo, per farci entrare in un’iperstoria in cui i concetti di passato e futuro iniziano a scomparire per lasciare spazio ad un “eterno presente”. Maurizio Buscaglia si è invece definito come un “self made coach”, raccontando il suo cammino professionistico ed i momenti di questo percorso che gli sono rimasti impressi: partendo dai campetti di periferia di Perugia e Bologna, passando per le promozioni ottenute con la “nostra” Aquila Trento, fino a momenti recenti, come il suo debutto all’europeo alla guida della nazionale under-20.
Cinzia Angelini, regista e sceneggiatrice trentina che lavora con la casa produttrice Dreamworks Animation e con la Disney, ha invece proposto un diverso approccio al modo di “fare animazione”, privilegiando la trasmissione di valori ai bambini piuttosto che la creazione di mondi fantastici al limite della perfezione.