Il turismo trema, Dallapiccola: fermate la riforma
Trento. L’emergenza coronavirus rischia di rovinare l’inverno d’oro dello sci sulle dolomiti, che finora aveva registrato risultati in netto aumento rispetto agli scorsi anni, con l’ulteriore...
Trento. L’emergenza coronavirus rischia di rovinare l’inverno d’oro dello sci sulle dolomiti, che finora aveva registrato risultati in netto aumento rispetto agli scorsi anni, con l’ulteriore vantaggio dell’abbondanza di neve naturale in quota, che per gli impiantisti rappresenta un risparmio nella produzione di neve artificiale. fino ad oggi, l'incremento di presenze rispetto allo scorso anno è in crescita del 10% circa, ma tutto dipenderà dall'evolversi della situazione a livello internazionale. «è logico che questa emergenza sanitaria lascia preoccupati - spiega il presidente di dolomiti superski, sandro lazzari - soprattutto per l’effetto che può avere sulla gente e quindi c'è un po’ di incertezza che domina la clientela, magari preoccupata sul rientro. da parte di certi paesi ci sono state delle restrizioni che possono provocare delle disdette alberghiere, ed effettivamente siamo un po’ preoccupati di questo aspetto. ma questo non riguarda il lavoro sulle piste. affronteremo la situazione come viene» ha detto ancora lazzari. nel frattempo sulle piste da sci si registra una sostanziale tenuta, ma la preoccupazione è rivolta alle prossime settimane, soprattutto sul fronte degli arrivi di turisti stranieri dall’estero che - al di là della loro volontà di venire in trentino - potrebbero essere impediti da restrizioni nelle comunicazioni internazionali che si sono già verificate dopo i casi di coronavirus registrati in italia.
E nel dibattito sul futuro del turismo trentino interviene l’ex assessore michele dallapiccola che auspica un sospensione della riforma da parte del suo successore, roberto failoni: «ogni riforma provoca scossoni al sistema che intende modificare e questa proposta, tra l'altro, presenta l'ulteriore problema di risultare poco gradita e condivisa. come si rileva dai media, sono state espresse notevoli perplessità - anche in via ufficiale - da asat, da alcuni elementi in unat, da confesercenti, da alcuni rappresentanti sindacali, da alcuni consorzi pro loco e dalla maggior parte delle apt, praticamente tutte le minori. se ne potrà riparlare il prossimo anno quando si avrà contezza dei danni che questa tragedia umana (il coronavirus) sta procurando anche sul turismo; vedere invece in una delle prossime sedute di giunta (oggi, ndr) la pre-adozione di un documento così impattante, in un momento così critico, ci sembrerebbe un'idea quantomeno fuori luogo. solo gli stupidi non cambiano idea, è solito ripetere, da buon saggio quale è, l'assessore al turismo della nostra provincia».