Il Patt ha deciso: «Corriamo con Osler»
Gli autonomisti si accordano con Upt, Socialisti e La Stella. La reazione di Savastano (Pd): «Hanno lavorato per isolarci»
PERGINE. Con il Patt ad aderire all’Upt, seppur monca, la coalizione si è riformata: riparte come centro (sinistra) autonomista. Manca in sostanza il Pd perginese che si è irrigidito sulle proprie posizioni e quindi sulla candidata a sindaco, Marina Taffara attuale vicesindaco reggente.
L’Upt si ritrova con Patt che ha aderito l’altra sera, insieme a Socialisti e La Stella (compreso Gretter & Co.). Una ricomposizione a seguire di poche ore l’annuncio della “Stella” avvenuto sabato mattina. I socialisti, fin da subito si erano schierati con Marco Osler, mente un po’ più tortuoso si è rivelato il cammino per le altre due forze politiche. Marco Morelli da una parte e Renato Tessadri (assessore Patt) dall’altra, hanno lavorato affinché le forze moderate trovassero un’intesa. In sostanza, Tessadri che, di fronte all’impasse in cui si trovava il partito, ha formulato la proposta giusta al momento giusto (venerdì sera) perfezionata poi con l’Upt la sera successiva. Una proposta che il direttivo ha recepito e condivisa dalla base autonomista, in quanto c’era un’epidemia di mal di pancia in direzione del Pd. Andare da soli sarebbe stato troppo rischioso, vista l’iniziativa di Beniamino Gretter che si era già di fatto allontanato dal partito con una propria lista civica da affiancare ad altre due civiche con Roberto Oss Emer “sindaco”. Ieri, interpellato da noi, Beniamino Gretter ha commentato l’intesa del Patt con l’Upt : «Si poteva fare prima ma con un altro candidato a sindaco, per il resto, siamo convinti del nostro passo e andiamo avanti».
Da Trento, i vertici autonomisti hanno po’ rivisto veti e pressioni, e come nel caso dell’Upt, hanno compreso la situazione perginese, che a questo punto potrebbe anche essere una “buona scuola” per le elezioni in autunno.
Duro il Pd, con Matteo Savastano. «L’Upt ha lavorato per isolarci - ha detto ieri - con il Patt a tirarla apposta per le lunghe. Lo sospettavamo, l’accordo. Adesso abbiamo la libertà di dirle tutte in campagna elettorale». Marco Morelli, ieri, è stato positivo per l’obiettivo raggiunto e la coalizione riproposta anche se un po’ differente dall’originale. Non ha commentato più di tanto. «Abbiamo ottenuto l’alleanza - ci ha detto - con linearità di azione: abbiamo proposto il candidato, le primarie non sono state condivise e noi avevamo detto di sì con riserva, abbiamo espresso qualche possibilità su un candidato esterno, pur vicino al Pd. Il Pd ha detto di no sostenendo il proprio candidato e allora abbiamo percorso altra strada». Poi Marco Osler: «In questi ultimi quattro anni sono stato ai margini dell’attività comunale, ma non si capiva comunque il senso della coalizione. Ci sono stati troppi momenti di rottura dall’interno. E aggiungo, occorrerà anche lavorare per il nostro rapporto interno». Anche Walter Zanei e Stefano Zampedri (consiglieri uscenti) intervengono. «Abbiamo lavorato in squadra con impegno per mantenere il ruolo dell’Upt e sostenerne le scelte. Purtroppo siamo stati condizionati negativamente, come per San Cristoforo e altri momenti importanti. Ora possiamo decidere le nostre scelte».
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