Il film “Red Land” all’Astra e la destra se ne appropria 

Racconta la vicenda dell’istriana Norma Cossetto, uccisa da partigiani jugoslavi CasaPound: «Merito anche del nostro interessamento, complimenti per il coraggio»


di Paolo Morando


TRENTO. «Non sarà accettabile, né accettato che il confronto si trasformi in scontro o che la proiezione sia propagandata da gruppi politici che, per loro discutibili intenzioni, vogliano, prevaricando, appropriarsi dell’appuntamento». Lo scrive sulla propria pagina Facebook il Cinema Astra, a proposito della proiezione del film “Red Land (Rosso Istria)” in programma martedì 5 febbraio alle 20.30 appunto nella sala di corso Buonarroti, in vista del Giorno del ricordo del 10 febbraio in onore delle vittime delle foibe e dell’esodo di istriani, fiumani e dalmati. Ma quello dell’Astra è un auspicio già superato. E trattandosi di un film sulla controversa questione del confine orientale, in particolare sulla figura dell’istriana Norma Rossetto, uccisa dai partigiani jugoslavi, ad “appropriarsi” dell’appuntamento non poteva ovviamente che essere CasaPound. Il cui responsabile trentino, Filippo Castaldini, in un comunicato se n’è appunto già impossessato. Scrivendo tra l’altro così: «Dopo troppi anni di silenzio voluto da una politica codarda, grazie anche al nostro interessamento, sarà possibile vedere questa coraggiosa pellicola, che squarcia il velo di indifferenza su una delle pagine più tragiche della nostra storia». E visto che con il danno arriva sempre anche la beffa, ecco di seguito i «complimenti» al Cinema Astra «per il coraggio».

In effetti, con le consuetudini dell’Astra un film come “Red Land” quanto meno stride. Non per la sua qualità cinematografica: diretto dall’italo-argentino Maximiliano Hernando Bruno, si tratta infatti di un filmone di due ore e mezzo a cui la critica ha riconosciuto buona fattura spettacolare. Il problema, come sempre in questi casi, è invece politico: “Red Land” è da tempo oggetto di contesa tra destra e sinistra, per i suoi contenuti. E visto che sulla pagina Facebook dell’Astra già sono arrivate critiche di increduli spettatori affezionati, ecco il cinema offrire la propria spiegazione, a scanso di equivoci: «Il film non fa parte delle scelte gestite normalmente dal Cinema Astra, ma - come successo in numerose altre occasioni - è promosso da un’associazione, esattamente dal Comitato provinciale dell’Anvgd (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia), con la collaborazione della Fondazione Museo Storico del Trentino, e ospitato al Cinema Astra che, accanto alla sua consueta programmazione, spesso aderisce a richieste di accogliere eventi e manifestazioni di altri, per offrire loro uno spazio adeguato per approfondimenti e dibattiti che come punto di partenza usano film, documentari, video. Come già accertato da alcuni interventi sulla nostra pagina Facebook, la proiezione del film “Red Land”, per la vicenda che prende in esame e per il periodo storico che si presta a letture assai diverse tra loro, catalizza reazioni differenti, di curiosità ma anche di aperto dissenso, ponendo quindi anche il Cinema Astra di fronte ad interrogativi non facili».

Interrogativi comunque risolti con la scelta di ospitare la proiezione: perché, si legge ancora, «crediamo che la storia del Cinema Astra sia lì a dimostrare la sua correttezza e la sua sensibilità verso i diritti umani, la solidarietà e l’attenzione a temi anche controversi. Ha sempre cercato, quando chiamato in causa, come in questa occasione, di facilitare il confronto di opinioni e di posizioni. Ha sempre cercato, come in questa occasione, di rispettare un codice deontologico proprio di un avveduto esercente cinematografico, senza pretendere di sostituirsi agli storici ed evitando di farsi censore. Di fronte ai dubbi o alle riserve di qualche affezionato oppure temporaneo spettatore, comunque interessato a dire la sua sul film, ricorda che un’opera può essere vista e fruita a più livelli, a partire da un giudizio estetico. Per questo ci auguriamo che la serata si svolga con la tranquillità necessaria e che sia vissuta come un momento di libera partecipazione». Viste altre vicende simili avvenute in passato, ad esempio il convegno sul leader missino Giorgio Almirante al palazzo della Regione contestato dagli anarchici, è comunque facile prevedere la presenza di forze dell’ordine la sera della proiezione.

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