la relazione

Il difensore civico bacchetta Azienda sanitaria e Itea

Difficili i rapporti con gli enti e i cittadini chiedono sempre più una "mediazione"



TRENTO. "L'azienda sanitaria? Un muro nei rapporti con i cittadini. Difficoltà di comunicazione con l'Inps per via telematica. E Itea spa difetta di chiarezza nei rendiconti delle spese sui servizi comuni". Questi i punti salienti della relazione annuale presentata - per la prima volta - dal difensore civico, l'avvocato Daniela Longo. 

Per Longo l’attività del difensore civico “non deve servire tanto a lanciare strali quanto ad offrire strumenti utili alla soluzione dei problemi con l’arma della mediazione”. I dati della relazione, invariati rispetto all’anno precedente, dimostrano che l’ufficio a lei affidato, gode di credibilità e offre un aiuto gratuito e di facile accesso ai cittadini che non dispongono di mezzi e conoscenze.

Fra le situazioni evidenziate nella relazione, l’Azienda provinciale per i servizi sanitari. “Quando l’ufficio del difensore civico sollecita l’Apss perché risponda alle richieste di chiarimento dei cittadini troviamo spesso un muro – spiega Longo , rigidità e fatichiamo a dialogare”. Ma la distanza con le istituzioni nasce da questa “nebulosità” della pubblica amministrazione, per cui “anche gli operatori di sportello andrebbero formati meglio “perché diano le spiegazioni alle quali i cittadini hanno diritto”.

Non meno gravi, ha ricordato Longo, sono anche le difficoltà di comunicazione con l’Inps, visto che numerosi cittadini si sono appellati quest’anno al difensore civico perché prenda contatto con quest’ente al loro posto. Il problema sta in questo caso soprattutto nel difficile utilizzo dei canali di accesso telematici delle persone anziane che costituiscono la maggior parte degli utenti dell’istituto previdenziale. Eppure “la tecnologia non dovrebbe costituire una barriera ma una facilitazione”, ha osservato Longo.

Appaiono complicati nella relazione del difensore anche i rapporti con Itea spa, che difetta di chiarezza nei rendiconti delle spese sui servizi comuni e non tiene conto dei diritti dei proprietari di immobili gestiti dall’ente.

Nei rapporti con i Comuni i cittadini hanno problemi riguardanti l’edilizia, perché le amministrazioni spesso tardano molto ad esempio nei sopralluoghi necessari all’accertamento di un abuso. Alcune proposte per migliorare i rapporti. Ma il difensore civico non ha mancato di indicare i possibili interventi per migliorare la situazione, rivedendo ad esempio l’articolo 31 della legge provinciale 6 del 1993 sugli espropri. Doveva infatti trattarsi di una norma transitoria che è poi però rimasta nell’ordinamento, che permette di non indennizzare il privato che subisce l’esproprio di un bene Si tratta infatti a determinate condizioni di espropriare un terreno utilizzato da tutti per almeno vent’anni.

Longo ha detto infine di aver preso a cuore”la funzione di Garante dei minori assegnata al difensore civico. 













Scuola & Ricerca

In primo piano