«Il Centro S.Chiara annulli la selezione»
TRENTO. «Auspico che il Presidente del Centro Santa Chiara Enzo Bassetti e il Cda accolgano la mia richiesta e annullino anche questa seconda selezione, revocando nuovamente l’incarico al signor...
TRENTO. «Auspico che il Presidente del Centro Santa Chiara Enzo Bassetti e il Cda accolgano la mia richiesta e annullino anche questa seconda selezione, revocando nuovamente l’incarico al signor Nardelli e che si attrezzino per pubblicare avvisi pubblici corretti sotto ogni aspetto». Il dj roveretano Agostino Carollo torna alla carica sulla nomina del direttore del Centro servizi culturali S.Chiara. A settembre 2018 aveva già contestato l’irregolarità della nomina del direttore del Centro Franco Nardelli, costringendo l’ente ad annullare la selezione e a revocare l’incarico al direttore: «Nessuno si era accorto che la domanda di Nardelli era evidentemente incompleta».
Dopo una nuova selezione, il 20 dicembre il Centro ha scelto nuovamente Nardelli come direttore. Carollo comunica di avere effettuato una nuova segnalazione di grave irregolarità al presidente del Centro Santa Chiara Enzo Bassetti a alla Provincia in riferimento alla nuova selezione e alla nuova nomina di Nardelli. Il dj chiude affermando «di avere appreso con piacere che l’unico che si è interessato del caso è stato l’assessore provinciale alla cultura Mirko Bisesti. Chiunque può verificare, scaricandolo dal sito del Centro, che il modulo fac-simile che doveva essere compilato per partecipare alla selezione contiene errori grammaticali tali da poter indurre i candidati a dichiarare il falso, come per esempio la dichiarazione “dichiara di essere in possesso di condanne penali”». La richiesta di stoppare la seconda selezione del direttore del Centro era arrivata dall’assessore Bisesti il quale, appena insediato, aveva chiesto al cda di procrastinare la decisione. La vicenda di questa richiesta, nel corso della seconda nomina, dopo la revoca di Nardelli, nell’ottobre del 2018, era stata ricostruita dal consigliere Zeni. Una telefonata inattesa, quella che era arrivata da parte di Bisesti, il quale chiedeva di sospendere ogni procedura per almeno 4-5 mesi. Bisesti non aveva specificato le ragioni del suo intervento, né aveva dato indicazioni per altre diverse soluzioni. Il cda aveva proseguito sulla propria strada, ventilando le dimissioni, qualora Bisesti si fosse nuovamente opposto alla nomina.