Il centro nautico riparte da disabili e giovani
San Cristoforo, la «Ekon» inizia una nuova era dopo 30 anni targati Cus Cambio di gestione con servizi dedicati anche alle famiglie con bambini
PERGINE. Si chiamano Nicola Campestrin, Beatrice Andalò e Gianluca Samarelli e sono i tre giovani che hanno in mano la gestione del centro nautico di San Cristoforo. Sono loro, infatti, che con la società Ekon hanno vinto l’appalto del Comune mettendo fine all’”era Cus” durata da circa 30 anni. «Sarà semplicemente - sottolineano con forza - il centro nautico di San Cristoforo».
Con il prossimo 1° giugno inizieranno l’avventura che li porterà ad avere in mano una struttura importante per il centro balneare. Una struttura che potrà dire la sua e destinata a diventare elemento trainante per la zona. «Sarà un luogo ideale - spiegano - per tutta la famiglia dal punto di vista sportivo, culturale e sociale. Soprattutto sarà aperto a tutti: residenti, turisti, sportivi. A persone che vogliono trascorrere una giornata con la famiglia cimentandosi in varie discipline d’acqua».
I tre sono i rappresentanti di altrettanti settori di attività che arriveranno ad integrarsi gli uni con gli altri e soprattutto a disposizione di tutti. A Nicola Campestrin fanno capo tre sodalizi perginesi di Dragon Boat: Penne Sprint, Chen Chen e Dragon Club Pergine.
«Riusciamo a coinvolgere - dice Nicola - un centinaio di ragazzi. Ma occorre pensare che abbiamo agganci in tutta Italia con analoghe realtà e 25 sono solo nel Trentino. Tanto che il 14 di luglio proporremo un grande evento con numerose barche provenienti da tutta Italia. È garantito lo spettacolo. Oltre al dragon boat, anche kajak, canoa e allenamenti per arrivare col tempo a una squadra agonistica».
Gianluca Samarelli rappresenta la Coop Arché e si occupa di sociale. «In sostanza - ci dice - offriamo ai giovani la possibilità di praticare lo sport anche quando presentano qualche difficoltà intellettiva. Oltre alla vela, per esempio, abbiamo una tavola speciale sulla quale si rema in piedi (è in uso in molti Paesi), ma evidentemente il suo uso è anche per gli altri giovani. Si cercherà di attuare una sorta di implementazione affinché tutti i giovani possano lavorare assieme. Progetti per giovani con bisogno educativi speciale, ma anche per giovani semplicemente. Si tratta di una speciale attività motoria dolce adatta ai disabili e non».
Infine c’è Beatrice Andalò che rappresenta la Coop Amica (gestisce il nido a Canezza) e si incarica del settore educativo dei giovanissimi e delle loro famiglie. «Garantiamo -spiega - assistenza alle famiglie che vogliono trascorrere una giornata al centro nautico. La struttura rappresenterà un luogo ideale per l’accoglienza delle famiglie anche con bimbi piccoli grazie a fasciatoi, nido, custodia con figura educativa, si potrà accedere a vari sport, i disabili troveranno assistenza e soprattutto attività adeguate».
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