Il Bayern manda in gol il turismo

In arrivo la squadra tedesca. Bassetti: «Hotel verso il tutto esaurito»


Gianluca Marcolini


RIVA. Dopo un giugno zoppicante, per colpa di un meteo che più pazzo di così non si può, il mese di luglio inizia con il piede giusto per il movimento turistico altogardesano. Merito anche e soprattutto dell'effetto "Bayern", almeno secondo Enzo Bassetti, primo responsabile del ritiro della squadra di calcio più titolata della Germania.

Il Bayern Monaco ritorna sulle sponde del lago di Garda per preparare la prossima stagione sportiva, quella del rilancio dopo un'annata particolarmente sfortunata. Non ci sarà l'autentico mattatore del ritiro di un anno fa, quel Louis Van Gaal che catalizzò l'attenzione di media e opinione pubblica per un'intera settimana. Sulla panchina, al suo posto, è andato ad accomodarsi Jupp Heynckes. In compenso, stavolta, non marcheranno visita i grandi campioni della formazione germanica, assenti nel 2010 per smaltire le fatiche del Mondiale. Ribery, Robben, Schweinsteiger e compagni soggiorneranno all'Hotel du Lac a Riva e si alleneranno al Pomerio ad Arco.

L'arrivo della prima squadra è previsto per oggi, intorno alle 14, mentre due ore dopo si svolgerà la prima seduta di allenamento. Mercoledì prossimo, alle 17, ad Arco, è in programma la prima amichevole con una selezione di giocatori dei vari campionati trentini alla quale farà seguito, sabato 9, la sfida contro la nazionale del Qatar che sancirà il commiato dei tedeschi e l'arrivederci al prossimo anno.

Ieri, gusto antipasto con le vecchie glorie del Bayern. Sul rettangolo di gioco i campioni del passato della grande Germania, tra cui il mitico terzino Paul Breitner, campione del mondo nel 1974 e l'ultimo ad arrendersi nell'indimenticabile - soprattutto per gli italiani - finale del 1982 al Bernabeu. Breitner ha ripercorso le tappe della sua lunga storia sportiva, compreso il Mundialito spagnolo che ancora brucia nell'immaginario collettivo tedesco. «Il potenziale dell'Italia e della nostra Germania era equivalente - ha commentato Breitner - a fare la differenza è stato l'impegno in semifinale: noi abbiamo dovuto spendere molte energie per vincere, gli azzurri hanno avuto vita facile». Poi un consiglio a Schweinsteiger, oggetto del desiderio di molti grandi club: «E' meglio che se ne resti a Monaco. In tre ore di auto può arrivare qui sul Garda, in questo paradiso terrestre».













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