I neolaureati trentini? Uno su due trova subito un lavoro
Lo dice il 13º Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati, che ha coinvolto a livello nazionale 400 mila ex studenti
TRENTO. Il tasso di occupazione dei neolaureati triennali di Trento, è pari al 49%, un valore di poco superiore alla media nazionale (46%). Lo dice il 13º Rapporto AlmaLaurea sulla condizione occupazionale dei laureati, che ha coinvolto a livello nazionale 400 mila laureati.
Tra gli occupati triennali di Trento, il 28% è dedito esclusivamente al lavoro, il 21% coniuga la laurea specialistica con il lavoro. Chi continua gli studi con la laurea specialistica è il 65%. Il 4% dei laureati triennali non lavorando e non essendo iscritti alla laurea specialistica, si dichiarano alla ricerca di lavoro.
Il lavoro stabile (contratti a tempo indeterminato e lavoro autonomo) coinvolge, ad un anno dalla laurea, 34 laureati su cento di primo livello (media nazionale 39%). Il lavoro atipico (contratti a tempo determinato, collaborazioni) coinvolge 52 laureati su cento; è il 43% nel complesso dei laureati di primo livello. A un anno dalla laurea i laureati di primo livello guadagnano 976 euro mensili netti; la media nazionale è di 982 euro. A 12 mesi dalla conclusione degli studi risulta occupato il 62% dei laureati specialistici; un valore superiore alla media nazionale del 55,7%.
Ma c'è anche il 23% dei laureati che continua la formazione (è il 16% a livello nazionale). Chi cerca lavoro è il 15% dei laureati specialistici, contro il 28,5% del totale laureati. A un anno dalla laurea, il lavoro è stabile per il 26% dei laureati (35% nella media nazionale).
Il lavoro atipico coinvolge il 56% dei laureati specialistici (è il 46% nel complesso degli specialistici biennali). Il guadagno è di poco superiore alla media nazionale: 1.193 euro mensili netti, contro i 1.078 del complesso dei laureati specialistici. L'indagine ha coinvolto, con tassi di risposta intorno al 90%, 1.369 laureati triennali e 765 laureati specialistici biennali usciti dall'Università di Trento nel 2009 e intervistati dopo un anno, nel 2010.