I giovani che «snobbano» il 25 aprile e il 2 giugno
Sanno poco della Costituzione ma vorrebbero conoscerla meglio Un secco no alle feste «comandate». E domani il convegno di «Ora e Veglia»
TRENTO. I giovani trentini sono pronti a riscoprire la Costituzione italiana ed i valori che esprime (lavoro, pace, solidarietà), purché questa riscoperta avvenga con modalità innovative e coinvolgenti. Feste come il 25 aprile, il Primo maggio o il 2 giugno, ad esempio, vengono vissute come celebrazioni formali, vuote e fini a sé stesse. E' uno degli aspetti che sono emersi dall'indagine «I giovani e la Costituzione» realizzata dal dipartimento di ricerca sociale dell'università di Trento per l'associazione «Ora Veglia» che per domani ha organizzato un convegno su questo tema. «Al contrario di quanto ci si potesse aspettare, non c'è un atteggiamento menefreghista da parte dei giovani rispetto a questi argomenti - afferma Carlo Buzzi, direttore del dipartimento - Dicono di conoscere poco la Costituzione anche perché quasi nessuno gliela insegna, ma ne vorrebbero sapere di più e sarebbero favorevoli all'insegnamento a scuola». Per l'indagine sono stati ascoltati 657 studenti delle scuole superiori trentine e 470 ragazzi iscritti all'Università. Quasi il 70% degli studenti ha dichiarato di conoscere “poco” la Carta, appena lo 0,7% ha affermato di conoscerla “bene”, il 10% ha ammesso di “non conoscerla per nulla”. Tra gli universitari il 65% la conosce “poco”, il 3,4% “bene” ed il 4,5% “per nulla”. Ma c'è il desiderio, da parte di tutti, di saperne di più. Per il 70% degli universitari, infatti, la Carta costituzionale dovrebbe essere insegnata come materia obbligatoria a scuola, percentuale che resta alta, pur scendendo al 52,9%, tra gli studenti delle superiori. Anche per quanto riguarda la conoscenza di alcuni aspetti basilari della Carta (chi l'ha scritta, quando, chi compone il governo...) i giovani dimostrano di sapere più di quanto pensano. Colpisce, invece, il disinteresse verso feste come il 25 aprile (ormai alle porte), il Primo maggio o il 2 giugno. I giovani trentini, nell'indagine, ammettono candidamente di non partecipare alle celebrazioni in piazza in queste occasioni. «Esprimono lontananza – spiega Buzzi – verso forme ufficiali di partecipazione gestite dagli adulti che, a volte, si rivelano un po' vuote e formali. Per coinvolgere i ragazzi d'oggi – prosegue il sociologo – servono modalità nuove: non letture degli articoli come fossero i 10 comandamenti, ma riflessioni e attività che permettano una reale partecipazione». «La Costituzione, questa sconosciuta» è il titolo del convegno che si terrà domani nell'aula Kessler di Sociologia a partire dalle 10. Ospite d'onore Rosa Russo Jervolino come “testimone” della Costituzione, visto che entrambi i suoi genitori hanno partecipato alla nascita della Carta costituente. Ad aprire i lavori sarà Roberta Corradini, vice presidente dell'associazione, che spiega come questo evento sarà il primo di una serie di appuntamenti organizzati per diffondere la Costituzione tra i giovani. «Abbiamo voluto capire attraverso la ricerca realizzata dal dipartimento di Sociologia quale sia la base dalla quale far partire una serie di iniziative che sappiano coinvolgere istituzioni e cittadinanza». Al convegno di sabato ci saranno anche docenti e ricercatori di Sociologia e Giurisprudenza: Carlo Buzzi, Anna Ress, Jens Woelk e Gracy Pelacani. A concludere la mattinata sarà Fabrizio Franchi, presidente dell'ordine dei giornalisti del Trentino Alto Adige.
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