I gettoni di presenza? Ai corsi di italiano dei richiedenti asilo

Ravina romagnano. I consiglieri del Pd di Ravina Romagnano hanno deciso di devolvere l'importo netto dei gettoni di presenza delle sedute del Consiglio, pari a 640 euro, per contribuire al...



Ravina romagnano. I consiglieri del Pd di Ravina Romagnano hanno deciso di devolvere l'importo netto dei gettoni di presenza delle sedute del Consiglio, pari a 640 euro, per contribuire al finanziamento dei corsi di italiano per i richiedenti asilo.

La decisione era già stata esposta nel corso della prima seduta dell’anno dalla capogruppo Renata Forti, spiegando che lei e i colleghi, Mara Baldo, Fabio Lazzeri e Angelo Pecile avrebbero donato i gettoni, da poco ripristinati dal Consiglio comunale, ad un progetto che sta a cuore a molti trentini: "Dopo che la Provincia ha deciso di non farsi più carico dei corsi di italiano per i richiedenti asilo, tagliando i fondi destinati a questo servizio, tanti trentini si stanno impegnando per portare avanti questo prezioso supporto all’integrazione. Questo senza pretendere, ovviamente, di sostituirsi all’ente pubblico al quale viene chiesto di rivedere le proprie scelte, di ripensare gli attuali indirizzi, per il bene di tutti”. L'associazione individuata per la donazione, "Il Gioco degli Specchi", si occupa da tempo della promozione sociale e culturale a favore dei migranti. Le sue attività si propongono di valorizzare la dignità della persona umana e le potenzialità positive dei fenomeni migratori. I volontari organizzano dal 1994 dei corsi gratuiti di italiano per stranieri, corsi a sostegno per l'esame di patente, corsi per donne con servizio di assistenza ai bambini piccoli, momenti di conversazione tra italiani e stranieri. Il nome fa riferimento al gioco come sperimentazione festosa e seria di un nuovo tipo di comunità, al rispecchiarsi nelle altre persone per conoscersi meglio e alle esperienze, speculari, di immigrazione di emigrazione.

I consiglieri circoscrizionali del Pd hanno deciso di dare il proprio contributo “Nella speranza che questo piccolo gesto sia la prima di numerose occasioni per condividere il bisogno con chi è in difficoltà, nella convinzione che i principi e i diritti umani debbano fondarsi sull'aiuto reciproco, sulla sussidiarietà, sul rispetto, perché chissà, forse un domani saremo noi ad avere bisogno”. G.M.















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