il progetto

I Bertagnoli rilanciano Castel Pietra

Due anni di restauri permettono l’apertura al pubblico, per visite ed eventi, del maniero fino ad oggi quasi sconosciuto



CALLIANO. La loro è una storia assieme di altri tempi e straordinariamente moderna. D’altri tempi perché la famiglia Bertagnoli è proprietaria di Castel Pietra da quasi 3 secoli, da quando lo acquistò l’avo Mattia Cresseri, una cui diretta discendente, baronessa, confluì nella famiglia Bertagnoli. Proprietari di un castello ma mai castellani: lo dicono chiaro, sono state le viti, i campi ed il bosco che per ettari ed ettari si estendono attorno al maniero, a mantenerlo fino ad oggi. Usato come abitazione per la parte più in basso, conservato integro con gli investimenti ed il lavoro costante di tutta la famiglia nella parte più monumentale, anche se sostanzialmente inutilizzato. Un piccolo miracolo che fa sì, ad esempio, che nel nucleo più antico, l'antica torre, ci siano ancora un mulino con tanto di macine ed albero, le cisterne collegate al tetto per la raccolta dell’acqua piovana, attrezzi di cui oggi nemmeno si intuisce la funzione. Proprio a lato dell’ingresso della torre l’unico brano di cemento di tutta la struttura: un obice italiano lo aveva centrato durante la grande guerra ed il muro era seriamente danneggiato. Lo avevano riparato così. Il resto è originale fino all’ortodossia: la fuliggine della cucina è ancora sulla vecchia cappa, le pietre sbrecciate non sono mai state sostituite, i pavimenti sconnessi rimangono inalterati, coperti nei tratti che ora si apriranno all’uso pubblico con nuovi impianti che non intaccano in nessuna misura la struttura originaria. Oggi i Bertagnoli hanno deciso di provare a dare un senso a quel patrimonio inestimabile che il caso - e l’ostinazione dei progenitori - ha assegnato loro. Il «patriarca» è Giancarlo, fratello di Maria Luisa e Giorgio (scomparso qualche anno fa), suo figlio Alessandro si è sempre dedicato all’azienda agricola di famiglia, che negli ultimi anni ha convertito integralmente al biologico. Poi ci sono Oscar e Gianluca, figli di Giorgio. Gianluca è l’unico a non avere passato tutta la vita «al castello»: per 24 anni è vissuto in Germania ed è tornato ora, mollando tutto, proprio per questa nuova avventura. In quasi due anni e interamente a loro spese hanno restaurato, nel più conservativo dei modi possibili, la parte monumentale del castello. Nella sala più ampia ricavando uno spazio per ricevimenti e convegni, ma ripristinando anche appartamenti e camminamenti, in modo da rendere interamente visitabile il maniero. «Ci abbiamo investito uno sproposito: speriamo che l’uso pubblico degli spazi ci aiuti a pagare il mutuo». E che il castello, in uno storico rovesciamento dei ruoli, possa diventare ora un sostegno importante anche per l’attività di famiglia: vini e prodotti dei campi circostanti saranno proposti e venduti solo qui. Da subito Castel Pietra è visitabile ad appuntamenti fissi il sabato alle 17 e 30, la domenica alle 14 e 30 e il mercoledì in notturna, alle 21 e 30 (consigliata la prenotazione, dettagli su www.castelpietra.info). Un’ora e mezza di visita guidata a scoprirne le straordinarie suggestioni. Per le sale, eventualmente con servizio catering o per visite di gruppi al di fuori degli orari di apertura, basta chiedere.













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