Graziato l’orso emigrato in Svizzera. Ma c’è l’ultimatum
L’ispettore responsabile: non è ancora «pericoloso». Su Facebook 750 firme per evitare l’abbattimento
TRENTO. Salvo ma soltanto per il momento. Sono ore difficili per l’orso M13 - inserito nel progetto trentino Life Ursus - che ha lasciato l’Italia per scollinare in Svizzera dove sta creando più di un problema in Val Poschiavo visto che continuano le sue incursioni, anche vicino alle case, a caccia di cibo.
E proprio l’altroieri l'ispettore di caccia Reinhard Schnidrig, che guida la commissione di esperti, ha deciso di dare al plantigrado una sorta di “ultimatum”: non sarà abbattuto perché non ci sono ancora i presupposti, ma alla prossima scorribanda le cose potrebbero mettersi male per lui. La decisione è arrivata dopo un’accesa riunione che ha visto sedersi al tavolo gli esperti del ministero regionale grigionese dell’ambiente, della caccia e della pesca, in accordo con e autorità comunali della Val Poschiavo. La sorte del plantigrado resta appesa a un filo, possiamo dire però che almeno per ora gli amici di M13 possono tirare in sospiro di sollievo.
L’orso che da mesi scorrazza nella Val Poschiavo, ha causato infatti parecchi danni e si è dato ad un innumerevole numero di razzie ma continua a suscitare anche molta curiosità e in qualcuno anche un certo affetto. Le sue scorribande sono sempre più vicine ai centri abitati e la gente comincia a nutrire anche qualche timore che possa succedere qualcosa di grave.
L'orso trentino M13, già noto alle cronache, ultimamente si è infatti cimentato anche come “topo d'appartamento”. In Val Poschiavo il plantigrado è entrato in una cascina, abitata solo nel fine settimana, e ha fatto razzia di patate, causando anche un grande disordine.
Intanto è partita anche una mobilitazione sul web: sulla pagina Facebook ''Emme Tredici'' gli amici dell'orso hanno lanciato una petizione, sottoscritta già da 750 persone in meno di 24 ore.
“Con questa raccolta firme - recita il testo dell’appello - salviamo la vita all'orso M13 e lottiamo per modificare il concetto di gestione dell'orso bruno in Svizzera il quale è troppo rigido e che come soluzione ad un eventuale problema contempla solo l'abbattimento dell'orso”.
Le pagina Facebook Emme Tredici e OrsoM13, che assieme superano i 4.000 amici, difendono il plantigrado a spada tratta. «Per me potrebbe essere troppo tardi, e io che immaginavo di diventare la perla della Valposchiavo» lamenta rassegnato l’orso in un post.
©RIPRODUZIONE RISERVATA