Graffiti «siglati» sul muro dell’Arcidiocesi: patteggia
Aveva lasciato la sua firma (la sua tag) sul muro vicino al cancello di via Endrici di proprietà dell’Arcidiocesi. Eora ha patteggiato in tribunale
TRENTO. Aveva lasciato la sua firma (la sua tag) sul muro vicino al cancello di via Endrici di proprietà dell’Arcidiocesi. Una sigla vergata con una bottiglietta spray nera che gli è costata ben venti giorno di reclusione convertiti in 40 giorni di libertà controllata.
Lui è un 24enne veronese colto in flagranza nel novembre dello scorso anno mentre lasciava il segno sul muro che è considerato un bene immobile vincolato perché di interesse culturale. Gli accertamenti - che sono stati fatti dagli agenti della polizia locale di Trento - avevano portato all’identificazione del ragazzo che quindi è stato portato a processo dalla procura dopo la denuncia che è stata regolarmente presentata dai proprietari, ossia dall’Arcidiocesi.
Tre i graffiti che sono stati «contestati» al ragazzo perché secondo gli accertamenti che sono stati fatti riportavano tutti la stessa firma.
Ieri mattina a palazzo di giustizia si è svolto il processo con il giudice che ha «ratificato» il patteggiamento, l’accordo raggiunto fra la difesa e la procura sulla pena. Che è stata fissata, come detto, a 20 giorni di reclusione che sono stati trasformati in 40 giorni di libertà controllata.