il caso

Gli Schützen rinascono anche in Val di Non

Domenica 31 maggio il “battesimo” ufficiale della Compagnia istituita nel 2012. Tra i suoi scopi «la crescita sociale attraverso iniziative di moralizzazione»


di Giacomo Eccher


FONDO. Ora anche la Valle di Non, ultima valle trentina a farlo, è rappresentata nel mondo degli Sizzeri tirolesi (Schützen). A fine maggio infatti sarà fondata (o meglio ri-fondata, perché nell'800 in valle di compagnie di Schützen ce n'erano più d'una) la Compagnia Schützen Val de Non, istituita con atto notarile nel 2012 e che rinascerà ufficialmente il 31 maggio a Fondo. Sarà intitolata alla memoria del valoroso clesiano Bepo (de) Miller che appena dodicenne, si distinse come portaordini e per questo fu decorato personalmente da Andreas Hofer.

Madrina della bandiera sarà la signora Cornelia Valentinotti di Cles, figlia di Luigi Valentinotti, maggiore comandante del battaglione degli Standschützen Cles fondato nel 1915 con 597 effettivi, ragazzi ed anziani reclutati fra i bersaglieri tirolesi immatricolati ai Casini di Bersaglio della valle. Il Battaglione, al comando del maggiore Valentinotti, commerciante di Cles, fu incaricato di rafforzare le difese sul fronte del Tonale.

Tornando alla rinata compagnia degli Schützen val di Non, essa ha un organico di 25 componenti (23 Schützen e 2 vivandiere Marketenderinnen) al comando del Capitano Marco Bertagnolli di Sanzeno. La sede ufficiale è nella casa Gadenta di Bresimo.

Gli scopi dell’associazione – come ricorda il dottor Andrea Graiff di Cles che all'evento ha dedicato un libretto - sono dichiarati nell’atto costitutivo del 2012: riproposizione e il mantenimento della tradizione degli Schützen tirolesi nel quadro della Federazione delle Compagnie Schützen del Tirolo Meridionale; attività di salvaguardia del patrimonio storico e colturale del Tirolo Meridionale; promozione di attività per la crescita morale e colturale della gente, propugnando iniziative di responsabilizzazione civica, di moralizzazione, di tolleranza e pacifica convivenza fra gli uomini, indipendentemente da diversità di opinioni, ideologie, lingua, culto e razza; cura e protezione dell’ambiente naturale; la pratica del tiro a segno come attività sportiva.

Il costume, che è stato presentato nel maggio 2014 al passo della Mendola, ripropone quello che era il vestito della festa delle popolazioni della Valle di Non nei primi anni dell’800, come è illustrato negli acquerelli di Karl von Lutterotti conservati al Ferdinandeum di Innsbruck.

I costumi e la bandiera sono stati realizzati utilizzando quindi i tessuti tradizionali ed il costo è stato supportato interamente dagli iscritti alla Compagnia, rifiutando orgogliosamente qualsiasi finanziamento pubblico.













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