Gli artigiani trentini: «La criminalità c'è anche qui»

De Laurentis: chiedono interessi altissimi e poi si prendono l'azienda


Ubaldo Cordellini


TRENTO. «Casi di imprenditori in difficoltà avvicinati da finanziarie del sud ce ne sono, anche qui da noi. Casi in cui vengono chiesti interessi anche del 34 per cento». Il presidente dell'Associazione artigiani del Trentino Roberto De Laurentis è un osservatore privilegiato sulla realtà dell'impresa trentina e conferma che c'è il forte interesse della criminalità organizzata. Dopo la denuncia ai carabinieri di un imprenditore trentino che ha spiegato di essere stato minacciato da emissari di una finanziaria di Casal di Principe per non esigere un credito di oltre 200 mila euro, i piccoli imprenditori escono allo scoperto. La crisi ha messo in difficoltà molte aziende medio-piccole. Mancano i soldi e spesso gli imprenditori cercano fondi ovunque. Senza fare attenzione ai tassi e, soprattutto, a chi presta il denaro. Una situazione molto pericolosa. Tanto che, come spiega De Laurentis, la Cooperativa Artigiana di garanzia ha già attivato un fondo per le aziende che sono vittime di usura o rischiano di finire tra le braccia della criminalità organizzata: «Il nostro fondo copre fino al cento per cento della somma. Ovviamente facciamo tutte le verifiche del caso, ma invito gli imprenditori a rivolgersi a noi, invece di andare da queste finanziarie». Il presidente degli artigiani trentini spiega che il momento economico favorisce le infiltrazioni della criminalità organizzata: «Di questi tempi è assolutamente normale. Sono a conoscenza anche io di queste cose. Sappiamo che ci sono soprattutto finanziarie del sud che avvicinano gli imprenditori, magari partendo da quelli che conoscono, e prestano loro soldi a tassi molto elevati. Ci è stato riferito di un caso con soldi prestati al 34 per cento di interesse all'anno». Insomma, queste finanziarie offrono quella che, apparentemente è una via d'uscita, ma poi presentano il conto che è molto salato: «Se l'imprenditore che ha ricevuto il denaro non paga, questa gente o si prende l'azienda o lo stritola. Poi noi trentini ci vergognamo. Ecco perché le denunce, come quella dell'imprenditore in questione, sono poche. La disperazione a volte gioca brutti scherzi e sono molti quelli che cadono nella rete di queste finanziarie che spesso sono collegate con la criminalità organizzata e hanno grandi capitali a disposizione. E' un fenomeno sommerso, ma drammaticamente reale». Per questo De Laurentis lancia un appello ai suoi colleghi imprenditori: «Ve lo ripeto: prima di rivolgervi a queste finanziarie, venite da noi. La Cooperativa Artigiana di garanzia ha un fondo per intervenire in casi come questi. E' una banca, ma una banca di imprenditori che si rende bene conto delle difficoltà di questo periodo».

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