Giallo McDonald’s: pronto ma non apre

Si attende ancora il parere di Autostrada del Brennero e intanto i cinquanta giovani assunti temono per il posto di lavoro


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Calano le ombre della sera e su McDonald’s si accendono le luci. Ma sono solo quelle del giardino e della “guardiola” del McDrive. Tutto il resto è spento: dalle vetrate non filtra un filo di luce così come le insegne non solo sono spente ma addirittura coperte da teli di nylon nero. Eppure il ristorante-fast food di Mori Ferrovia potrebbe aprire anche domani. Anzi no: avrebbe potuto aprire già una quindicina di giorni fa, come dicono in Comune, quando è stata rilasciata l’agibilità, seppur parziale. «Non c’è alcun tipo di ostacolo: per noi la struttura è a posto e potrebbe aprire anche subito» afferma l’assessore all’urbanistica Giulia Robol. Già, ma allora perché McDonald’s è ancora chiuso? Se lo chiedono in molti. In primo luogo i cinquanta dipendenti assunti, tutti giovani, che dopo un periodo prolungato di formazione al “Mc” di Trento ora sono a casa in attesa di una chiamata. Nel frattempo, assicurano dalla multinazionale americana, vengono pagati. Ma in loro, mano a mano che passa il tempo, crescono angoscia e preoccupazione per un posto di lavoro conquistato dopo una lunga selezione (700 i concorrenti) che potrebbe svanire. «McDonald’s non retrocede e conferma l’investimento su Rovereto» si affrettano ad assicurare dal quartier generale del catena mondiale del fast food. Sarà così, intanto il tempo passa...

E ne è trascorso davvero tanto, di tempo, da quando era stata annunciata (informalmente) l’apertura per settembre: un’apertura con il “botto” sperava il gestore Flavio Bonetti (lo stesso del Mc di Trento) in vista delle migliaia di (potenziali) clienti della Strongmanrun del 21 settembre. E che dire della beffa (non per colpa di McDonald’s) del buono-hamburger contenuto nel pacco-gara in dotazione ai corridori della “babystrong” del giorno dopo? Così come a molti roveretani è sembrata una presa in giro la distribuzione dei buoni-sconto (già scaduti) per consumare un Big Mac piuttosto che un McFlurry Smarties... E alle fermate degli autobus avevano fatto la loro comparsa i manifesti per annunciare l’arrivo a Rovereto di McDonald’s. Tutto vero perché nelle previsioni doveva andare proprio così con l’apertura a fine estate.

Ma qualcosa non ha funzionato e ad un paio di settimane dall’apertura dei mercatini di Natale non v’è ancora alcuna data certa. “Questione di giorni” è il refrain che gira da troppo tempo in attesa di un parere e di un’autorizzazione che sembrano non arrivare mai. Cos’è successo? E’ accaduto che una volta completato l’edificio (ora completo di cucina e degli arredamenti) la proprietà (una società guidata dalle Costruzioni Santoni) ha chiesto l’agibilità. Agibilità parziale concessa dal Comune dopo le opportune verifiche. Che significa via libera all’apertura di McDonald’s visto che non esistono ostacoli di natura amministrativa e giuridica che impediscano la fruibilità dell’immobile. Anche se... Anche se la società Autostrada del Brennero (che entra nella tormentata vicenda per il fatto che l’edificio rientra nella fascia di rispetto dell’autostrada) rileva che qualcosa non è in ordine. Cosa esattamente? E’ quello che attende di sapere (indirettamente) McDonald’s per poter fissare l’agognata data di apertura. Pare che si tratti di dettagli come qualche “veletta” parapioggia delle grondaie piuttosto che le dimensioni (questione di pochi centimetri) di qualche finestra. Interventi da fare subito o (come dice il Comune) procrastinabili nel tempo? Una risposta da A22 non è ancora arrivata e McDonald’s non si fida (ecco il perché dei ritardi) ad aprire temendo poi che il costruttore debba eseguire gli eventuali interventi richiesti con il ristorante fast-food in funzione. E nel frattempo? Le luci restano spente e l’unica azienda che ha assunto in poco tempo cinquanta giovani attende ancora (ma fino a quando?) con pazienza. Che diventa angoscia in chi invece teme di perdere il lavoro ancora prima di iniziare a lavorare.

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