Gardolo e il carcere di Spini ricordano padre Fabrizio
TRENTO. A due anni dalla scomparsa di padre Fabrizio Forti – è mancato il 16 ottobre 2016 – la città di Trento ricorda l’indimenticabile frate cappuccino, responsabile della mensa per i poveri e...
TRENTO. A due anni dalla scomparsa di padre Fabrizio Forti – è mancato il 16 ottobre 2016 – la città di Trento ricorda l’indimenticabile frate cappuccino, responsabile della mensa per i poveri e cappellano del carcere circondariale di Spini di Gardolo trovato privo di vita nella sua stanza del convento. Padre Fabrizio aveva 67 anni. Ben tre saranno gli appuntamenti così cadenzati: domenica 14 ottobre, in carcere, si susseguiranno tre messe presenziate dal neo cappellano don Mauro Angeli e concelebrate con il priore del convento dei cappuccini fra Massimo Lorandini; martedì 16 (giorno della sua scomparsa), alle ore 20, nella chiesa della Visitazione di Maria Santissima a Gardolo (Piazza della Libertà) sarà celebrata una liturgia di commemorazione alla presenza del personale di polizia penitenziaria; infine un’altra messa si terrà nella sua struttura religiosa. Forte è il ricordo dentro il carcere dove in bell’evidenza è stato affisso un pensiero di un agente di polizia penitenziaria che ha scritto: “Non avrei mai immaginato che un giorno mi saresti mancato così terribilmente ma devo farmi forza perché questo è l’unico modo che ho per dimostrarti quanto tu sia stato importante per me, caro padre Fabrizio”. A ricordare con affetto padre Fabrizio anche i detenuti provenienti dai quattro angoli del mondo La preghiera di uno di loro: “Pace per la tua anima, grande vero uomo. Senza di te i muri del luogo indesiderato sono più freddi; senza di te “i tuoi figli”, come tu ci chiamavi, sono persi. Il tuo bel sorriso non sarà mai dimenticato. A te la nostra preghiera”. Lo scorso anno era stata dedicata a padre Fabrizio Forti la tettoia della Mensa della Provvidenza, un’opera di carità fondata dal religioso per sfamare tutti i giorni dell’anno bisognosi di ogni cultura e religione, circa 130 i poveri e 90 i pacchi viverei distribuiti settimanalmente. Alla Mensa gravitano oltre 400 volontari; altri aiuti preziosi piovono continuamente da supermercati (Sait, Italmarket, Dao) e i panifici Sosi, anche dalla Fondazione Caritro e da centinaia di persone che vogliono mantene l’anonimato.
(n.d.l.)