Gardeccia, il mostro non c'è più

Abbattuta la costruzione delle polemiche. Tutto pronto per il Giro


Claudio Gabrielli


VAL DI FASSA. Il "mostro", vero e proprio insulto all'incantevole conca ai piedi del Catinaccio, non c'è più. Attorno a quella orrenda costruzione - demolita nei giorni scorsi dalle ruspe - vanno in archivio l'indignazione e le proteste contenute in miriadi di lettere e articoli.
Proteste di escursionisti e visitatori di Gardeccia, giornalisti, scrittori di varie provenienze. Anche il Trentino ha fatto da cassa di risonanza all'indignazione cresciuta in questi ultimi tempi. E c'è voluto il Giro d'Italia per dare l'accelerazione a quella che doveva essere la soluzione definitiva: l'abbattimento.
«Tuttavia, sottolinea il presidente Asuc di Pera Claudio Bernard, già in tempi non sospetti l'amministrazione si è occupata della vicenda in modo tale da permettere la demolizione del manufatto realizzato abusivamente negli anni Sessanta su suolo pubblico. Esito raggiunto dopo opportuni e lunghi confronti e accordi con i proprietari e lunghe pratiche farraginose».
Quattro giorni di lavoro e la morfologia dell'area è stata restituita alla sua originalità. Un impegno non da poco anche perché si è trattato di porre in atto una corretta differenziazione dei materiali, inerti, legnami, ferro, onduline catramate e altro per poi conferirli nei centri raccolta nel fondo valle con mezzi adatti alla stradina di collegamento. E' stata rimossa anche una macchina per il movimento terra del peso di 90 quintali ferma da cinque anni. Costo dell'operazione 33 mila euro coperto dal Comune di Pozza. All'Asuc resta un credito di cubatura di 1.400 metri cubi.
Questo è uno solo dei ripristini da attuare per accogliere al meglio l'arrivo di tappa Conegliano - Gardeccia del 22 maggio e rendere pulita e affascinante la cartolina del Regno di Re Laurino agli occhi dell'enorme platea delle televisioni e della stampa.
I pochi chilometri dell'impennata da Pera a Gardeccia sono un cantiere: servizio strade, bacini montani, forestale, protezione civile, Cai-Sat Centro Fassa, e volontari i protagonisti della riqualificazione ambientale.
Trentino Network ha installato le proprie apparecchiature sulla nuova antenna a Prà Martin per la copertura innovativa della rete di telefonia riservata ai vigili del fuoco e alla protezione civile. Mentre i volontari del Cai-Sat si occupano della bonifica a monte della strada i Bacini montani stanno mettendo in sicurezza il famoso guado a Soial con lavori di trattenimento a cascata e rinverdimento.
«Altra iniziativa importante - spiega Claudio Bernard - è l'apertura operativa e messa in sicurezza della strada forestale in destra orografica del torrente Soial che fungerà da collegamento alternativo con Pera nel caso si rivelasse insufficiente la strada di sinistra per il deflusso degli sportivi al termine dell'arrivo di tappa del 22 maggio».
All'opera anche la Protezione civile della Provincia di Trento per l'allestimento in Gardeccia di vari servizi necessari per rispondere alle esigenze primarie della gran massa di gente che si prevede di dover ospitare. Oltre al posizionamento di una serie di guardrail e muretti sulla strada fino a Monzon, si sta completando e abbellendo la rotatoria a nord di Pera.
Ed è in via di ultimazione il collegamento con fibra ottica fra il fondo valle e l'arrivo: correrà in parallelo alla rete idrica per l'innevamento.

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