«Gara» a bruciare i cassonetti delle immondizie

Fra piazza Venezia e Port'Aquila vandali in azione ieri pomeriggio. Gran lavoro per i pompieri



TRENTO. Loro davanti ad incendiare cassonetti e dietro i vigili del fuoco a spegnerli. Ieri sera i vandali sono tornati a colpire e lo hanno fatto in centro città in almeno due occasioni. E vista la vicinanza fra i luoghi pare molto probabile che a colpire siano state le stesse persone.

Il primo allarme per i cassonetti dati alle fiamme è arrivato da piazza Venezia e dopo pochi minuti i pompieri erano sul posto per spegnere le fiamme. Giusto il tempo di rientrare in caserma, ed arriva la seconda segnalazione, questa volta da via Ferruccio. Il tutto fra le 17 e le 18. Difficile dare una spiegazione a gesti di questo tipo che possono essere rubricati unicamente sotto la dicitura vandalismi. E che costano caro alla comunità. A parte il tempo necessario per l'intervento da parte dei pompieri, ci sono anche i costi per il recupero di quanto è andato bruciato e per la sostituzione dei cassonetti. Insomma un danno non indifferente ma che non ferma l'azione dei vandali che periodicamente tornano a dare fuoco ai raccoglitori di immondizia.

Per avere un'idea dei fenomeni nel 2008 sono stati 78 cassonetti bruciati in 48 zone diverse della città per una spesa a carico di Dolomiti Energia di 12 mila euro. L'anno prima erano stati 49 i contenitori dati alle fiamme con un costo complessivo di 7.500 euro. Il 2009 è stato più tranquillo: 24 i cassonetti che sono stati bruciati in otto diverse zone di Trento.













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