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Folla nei negozi: è già «fame» di saldi

Sul Giro al Sass aperta una cinquantina di attività, ma solo una decina proponeva le prime svendite «ufficiali»


di Luca Marognoli


TRENTO. Appena finita la corsa ai regali è già febbre alta per i saldi. Passato S.Stefano, la folla si è subito riversata in centro ieri a caccia di sconti. Era domenica, ma circa l’80% dei negozi - secondo una valutazione approssimativa - era aperto. Poco importa se solo due giorni prima si erano spacchettati i doni natalizi: ormai il commercio non conosce stagioni e l’unica regola è che non ci sono regole. I commercianti aprono a piacimento, cercando di anticipare le scelte dei consumatori. Una scommessa che ieri, nonostante la concorrenza delle piste da sci, hanno vinto.

Le prime code. Al momento di alzare le serrande, c’è chi ha trovato persino la coda davanti. Sostenuto il flusso di cittadini misti a turisti che ieri circolavano per le vie del centro, anche se certamente non tutti affamati di sconti: c’era chi era venuto per un cambio merce, altri solo per fare una passeggiata utile a smaltire qualche grammo dopo gli eccessi a tavola del 25 e del 26. Ma per molti la speranza di trovare il capo desiderato a prezzo ridotto o per la curiosità di sapere se le svendite erano iniziate è stata la vera calamita, che ha attirato clientela anche dai centri limitrofi. Una speranza che in alcuni casi si è rivelata un’illusione. Sul solo tragitto del Giro al Sass abbiamo contato ieri più di 50 negozi aperti: solo una decina però aveva articoli in saldo.

Chi aspetta. La maggioranza infatti attenderà la partenza ufficiale, prevista per sabato 2 gennaio, quando i commercianti pronosticano una vera e propria invasione di compratori. Tra questi, molte grandi catene come H&M, Stradivarius, Falconeri, Foot Locker, Intimissimi e Calzedonia.

Chi è restato chiuso. Deluso chi puntava su alcune delle boutique più rinomate: chiusi Caneppele, Alex D. e Incontro (aperti solo Bruschi e De Lorenzi). Serrande abbassate anche per Niccolini, Gallizioli, Petit Bateau, per due colossi di tempo libero e casual come Sportler e Benetton e per le gioiellerie Tomasi e Cortelletti.

Prezzi pazzi. Un arrembagggio per tutto il giorno da Alcott, che vendeva camicie a 2,99, giubboti a 9,99 e scarpe addirittura a 5,99. Alle 16.30 erano una trentina le persone in coda alla cassa.

Chi sconta già. Saldi già ufficiali da Mango (fino al 50%), luisa Spagnoli (40-50%), Elena Mirò (fino al 50%), Boggi (dal 20 al 50%), Gaudì (fino al 50%), Max & Co. (20-30%) e Tally Weijl (fino al 50%). “Presaldi” da Accessorize (25% sulla gran parte degli articoli) e sconti con formule particolari da Motivi e Oltre (50% acquistando due capi, “per pochi giorni”).













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