«Fisco e burocrazia mi fanno chiudere»
Dopo 60 anni addio al negozio 2P ferramenta-casalinghi. Ma c’è invece chi investe nel commercio in via Mercerie
ROVERETO. «Basta, non è più possibile continuare in queste condizioni: fisco e burocrazia rendono la vita impossile. Se poi aggiungiamo la viabilità cittadina, ora è proprio arrivato il tempo di chiudere». E così sarà a giorni che la famiglia Pucher dirà definitivamente addio all’attività commerciale del proprio negozio di ferramenta e casalinghi di via Mercerie. L’ultima insegna è quella della “2P casalinghi”, ma ormai era diventata una bottega storica considerato che già sessant’anni fa, esattamente in quel posto, era stata aperta la ferramenta Pollini. E lui, Paolo Pucher, da quando aveva 14 anni (nel 1957) scorazzava per la bottega come garzone. «Ne ho viste di ogni in questo negozio - ricorda l’ormai ex titolare (in pensione) che ha passato il testimone al figlio Michele e alla nuora Paola - Prima ero dipendente, poi ho rilevato l’attività con mia moglie. E’ stata dura, ma con tanti sacrifici abbiamo continuato l’attività anche in momenti difficili. Ora però è impossibile continuare: una scelta maturata con il tempo con una crisi che si trascina dal 2008. E’ mai possibile che se incassi 100, 90 devi darli al fisco? E’ davvero frustrante vivere in questa situazione...»
«I costi fiscali - continua Michele Pucher - sono ormai insostenibili e la burocrazia con tutti i suoi adempimenti ci fa diventare matti. Aggiungiamoci poi che Rovereto è andata via via morendo, che la viabilità ci ha dato una mazzata, che gli incassi non sono più quelli di un tempo... è arrivato il tempo di tirare le conclusioni». Che sono le insegne della maxisvendita in vista della chiusura imminente. «Una bella avventura (grazie ai nostri clienti)» che si conclude e un’altra che riparte: il negozio ospiterà una nuova attività commerciale in via Mercerie che è tornata a rivivere grazie anche a chi ha deciso di investire. Come Alessandro Luna con il suo negozio “Bandit” di jeans e maglieria marchiato (in gran parte) Wrangler: ««Dopo essere stato dipendente, volevo provare ad aprire qualcosa di mio. Fino ad ora sono soddisfatto. Certo, lo fai in maniera contenuta, senza esagerare...». Arriva invece da Pavia Vincenza Milanese che ha aperto “La Panetteria”. «Ero nel settore dell’abbigliamento e ho cambiato. L’ho fatto per i miei figli, per dare loro un lavoro. Ma piace anche a me sia l’attività che la gente di Rovereto: sorride e mi fa i complimenti...»
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