Fisco, bufera sullo sportello gratuito
Sindacati contro l'iniziativa dei commercialisti: «È concorrenza sleale»
TRENTO. È bufera sullo sportello gratuito per i giovani precari presentato da Comune e Ordine dei commercialisti di Trento. I sindacati sono infuriati e parlano di «concorrenza sleale». Durissimo Gabriele Silvestrin, responsabile del Nidil-Cgil, la categoria che tutela i lavoratori precari. «Sorprende e disorienta - si legge in una nota - che ad aiutare le migliaia di lavoratori trentini atipici sia una categoria tra le prime a proporre contratti capestro a giovani e non più giovani laureati».
L'iniziativa lanciata da Comune e Ordine dei commercialisti, infatti, si pone l'obiettivo di aiutare soprattutto i giovani che s'affacciano al mondo del lavoro e che molto spesso devono fare i conti con contratti atipici e una burocrazia smisurata. Per questo propongono consulenze gratuite di circa un quarto d'ora (ogni martedì dalle 9 alle 11.30 in Torre Mirana) in materia fiscale, tributaria, economica, giuridica.
«Noi - continua Silvestrin - solo dopo la quarta-quinta consulenza, che non si limita ad un quarto d'ora, chiediamo l'iscrizione al sindacato degli atipici che costa in media 50 euro l'anno». Infuriato anche Lorenzo Pomini, segretario generale della Cisl trentina. «L'iniziativa appoggiata dal Comune mi pare quantomeno inopportuna in quanto l'ente pubblico avvantaggia una realtà come l'Ordine dei commercialisti a discapito di altre, come i sindacati e le sue associazioni che tutelano i precari». Pomini parla di «concorrenza sleale» e di iniziativa con un secondo fine da parte dei commercialisti. «I colloqui - spiega - sono pubblicità gratuita per trovare nuovi clienti. Anche in questo caso, quindi, un assist da parte del Comune a discapito di altre realtà».