Ex Augsburgerhof, ristrutturazione nelle mani del Cus
Il Comune dice sì agli interventi di recupero della struttura E ora per il turismo Valcanover sta superando S. Cristoforo
PERGINE. L’ago della bilancia del turismo lacustre (perginese) sta decisamente spostandosi su Valcanover. Con camping, Velica, tre alberghi con rispettivi ristoranti e giardini, GiroPizza, Cassa Rurale, Famiglia Coop, tre ampie spiagge libere, due imbarcaderi, chioschi e parco giochi e grande negozio di orto-frutta, oltre a un affollato centro abitato, sta scippando le glorie passate a San Cristoforo: due alberghi, casa di soggiorno, stazione ferroviaria (che chiude fra qualche settimana e per due mesi), panificio e camping con ristorante pizzeria a fianco e Centro nautico Ekon con bar all’aperto e spiagge libere. Ma soprattutto una provinciale che taglia (e inquina non poco) il centro abitato e non pochi edifici in stato di abbandono. Valcanover, invece, si sta per arricchire di una nuova spiaggia oltre che di una nuova struttura ricettiva, recuperando l’edificio ex Augsburgerhof, la cui storia è lunga e tormentata, ma che sembra appunto giunta a lieto fine, sempreché la burocrazia non faccia la sua parte come troppe volte avviene, anche perché ci sono di mezzo le ferrovie visto che è interessata la linea della Valsugana.
L’Augsburgerhof era stato realizzato qualche decennio fa recuperando la “trattoria Valcanover” che aveva davanti una spiaggetta, particolarmente apprezzata anche se senza tante pretese e frequentata dai perginesi. Era un simpatico ritrovo serale tra i meli e i ciliegi, d’estate. Poi venne appunto l’Augsburgerhof, pizzeria, ristorante, camere da letto e la spiaggia divenne privata. Le gestioni ebbero fortuna a fasi alterne. Nel 1993 iniziano le irregolarità tanto che nell’agosto 1998 viene chiuso. Nell’ottobre dello stesso anno è’acquistato dall’Università di Trento, che nel frattempo aveva lasciato il Centro nautico di San Cristoforo. Concluso l’accordo, il Centro nautico il Cus si è appunto trasferito all’Augsburgerhof. Da tempo aveva ha chiesto di poter ampliare e sistemare adeguatamente l’edificio interessando il Comune.
E il Comune ha risposto recentemente esprimendo un indirizzo di interesse generale e definendo l’operazione attraverso l’utilizzo dello strumento della perequazione. In sostanza, l’Università di Trento si impegna a ristrutturare l’immobile, a garantire un contributo per la realizzazione di un parcheggio pubblico oltre la linea ferroviaria e nel contempo anche alla realizzazione della passerella sopraelevata che collegherà il parcheggio alla sponda superando la linea ferroviaria. Il Comune modificherà la destinazione urbanistica di alcune particelle attigue all’edificio. Entro 5 anni. Intanto, se San Cristoforo “muore”, Valcanover si rilancia.