Evasione milionaria: imprenditore nei guai
È stato denunciato dalla Guardia di Finanza anche per 15 milioni di Iva non pagata. Sequestri per oltre un milione
TRENTO. È finito nei guai un imprenditore trentino (originario del Veneto, da tempo si è trasferito in provincia) per una supposta maxi-evasione. L’uomo, infatti, è stato denunciato dalla guardia di finanza di Trento per dichiarazione dei redditi infedele, occultamento e distruzione di documentazione contabile obbligatoria e omessa presentazione della dichiarazione dei redditi. All'imprenditore, che ha interessi sia nel settore del commercio di automobili che nell'ambito immobiliare, i finanzieri hanno sequestrato beni per 1 milione e 173.000 euro. Si tratta in particolare di appartamenti e garage sia a Trento che in Valsugana per un valore complessivo di oltre 900 mila euro, ma anche disponibilità finanziare per circa 100.000 euro e quote societarie per un valore di 105.000 euro.
Secondo gli accertamenti condotti dalla guardia di finanza, l'imprenditore sarebbe responsabile di una rilevante evasione fiscale internazionale collegata a due società. La prima società, per cui gli inquirenti contestano 41 milioni di euro non dichiarati e circa 15 milioni di euro di iva non versata, ha formalmente sede in Slovenia, ed era attiva nel commercio di auto e veicoli. Ci sarebbe stata una frode nell’import delle vetture. La seconda società riconducibile all'imprenditore, sostiene la Guardia di finanza, ha sede in Svizzera, ed operava nell'ambito immobiliare. In questo caso, la contestazione, mossa a seguito di precisi controlli fiscali, riguarda elementi positivi di reddito per oltre 8 milioni e 700.000 euro. A carico dell'imprenditore, inoltre, gli inquirenti contestano anche un reddito non dichiarato pari a oltre 4,3 milioni di euro.
Dopo l’autorizzazione al sequestro firmata dal gip, i legali dell’imprenditore sono ricorsi al tribunale del riesame chiedendo di annullarlo e ieri c’è stata l’udienza di cui ancora non si conosce l’esito.
Per quanto riguarda l’accusa relativa all’omesso pagamento dell’iva, la difesa dell’uomo sostiene che sia stato pagato tutto quello che doveva essere pagato e il caso è aperto anche davanti alla commissione tributaria.
Un caso di evasione, questo, che è solo agli inizi. C’è l’indagine della Finanza, ci sono stati gli accertamenti richiesti dalla procura, c’è la decisione sul sequestro da arte del gip. Ma c’è anche la volontà dell’imprenditore di difendersi su tutta la linea. Da qui anche il ricorso al tribunale del riesame.
L’uomo non è la prima volta che si trova coinvolto in verifiche di questo tipo. Anche all’inizio degli anni 2000 era finito in un’inchiesta della procura sull’importazione di auto dalla Germania. Un sistema complicato che, era stato calcolato nell’atto di accusa che aveva portato anche all’arresto dell’imprenditore, ad un’evasione dell’iva per circa 21 milioni di euro. Il caso giudiziario si era concluso con il patteggiamento dell’uomo ad un anno quattro mesi e venti giorni. E ora arrivano queste nuove accuse.