Eredità milionaria, nobiluomo nei guai
L’esponente di una prestigiosa famiglia trentina accusato dalle sorelle di circonvenzione di incapace per aver approfittato della cugina
TRENTO. L’eredità milionaria lasciata dall’ultimo esponente di un nobile e prestigioso casato trentino è al centro di una vera e propria battaglia giudiziaria tra gli esponenti della famiglia. Un vero e proprio tesoro del valore di oltre tre milioni di euro composta da ville, terreni e perfino un piccolo castello è al centro della battaglia giudiziaria. Uno dei rampolli della famiglia è indagato per circonvenzione di incapace. Il pm Antonella Nazzaro ha già chiuso l’inchiesta nei suoi confronti e si avvia a chiedere il suo rinvio a giudizio. L’uomo, a sua volta, ha denunciato per estorsione le sorelle che lo avevano segnalato alla giustizia. Di questa seconda denuncia si occupa il pm Licia Scagliarini che, però, ha già chiesto l’archiviazione dell’inchiesta. Insomma, una vera e propria guerra scoppiata dentro una famiglia nobile e dalla storia secolare.
Tutto è iniziato con la morte di uno degli ultimi esponenti della famiglia. L’uomo ha lasciato tutti i suoi beni, del valore, appunto, di oltre tre milioni di euro, a sua figlia, una donna di 50 anni. Quest’ultima, però, soffre di gravi disturbi psichici pur non essendo mai stata dichiarata incapace o inabile. Alla morte del padre, il cugino si è offerto di ospitarla in casa sua e di prendersi cura di lei. Un atto di grande generosità che, però, secondo le tre sorelle dell’uomo celerebbe la voglia di impadronirsi del tesoro ereditato dalla cugina.
Infatti, nel corso del 2011, la donna che aveva ereditato i beni ha iniziato a vendere case, terreni e palazzi. Il sospetto delle cugine della donna era che il fratello approfittasse del particolare stato di salute della cugina per farle vendere i beni e incassare lui i soldi. Così hanno presentato una denuncia per circonvenzione di incapace. Il pm Nazzaro ha aperto un’inchiesta. Nei mesi scorsi ha chiesto al gip Carlo Ancona di affidare un incarico a uno psichiatra per stabilire se la cugina ereditiera sofre veramente di una malattia psichiatrica e se è capace di intendere e di volere. L’incarico è stato affidato con la formula dell’incidente probatorio. In base all’esito della perizia, il pm ha deciso di inviare all’uomo l’avviso di conclusione delle indagini e adesso si avvia a chiedere il rinvio a giudizio dell’uomo. A questo punto lui è partito al contrattacco. Ha denunciato le sorelle per estorsione. Infatti, sostiene che le tre sorelle lo avrebbero minacciato di denunciarlo se lui non avesse diviso con loro l’eredità milionaria della cugina. Questa seconda denuncia è finita sul tavolo del pm Scagliarini che, però, ha chiesto l’archiviazione delle indagini. La difesa dell’uomo ha presentato opposizione e la relativa udienza si terrà in febbraio.
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