Eredità milionaria, 14enne nei guai

Il ragazzo della Val di Non avrebbe falsificato il testamento della prozia



TRENTO. E’ finito sotto processo con l’accusa di aver falsificato un testamento con lo scopo di appropriarsi di un’eredità di almeno un milione di euro. Un ragazzo della val di Non, che adesso è maggiorenne, ma all’epoca dei fatti aveva 14 anni, è accusato di aver scritto di suo pugno il testamento di una sua prozia. Il ragazzo è finito a giudizio davanti al Tribunale dei minori. Ieri nel Tribunale ordinario si è aperto il processo nei confronti di sua madre, accusata di aver indotto il figlio a falsificare il testamento.

La vicenda ha diviso una grande famiglia della Val di Non, tanto che ieri si sono costituiti in giudizio ben 7 tra cugini e cugine del ragazzo. Tutti parenti della morta che erano stati esclusi dalla divisione dell’eredità. Tutto inizia con la morte della zia della mamma del ragazzo. La donna viveva a Torino dove si era trasferita insieme al marito da molti anni. Non aveva figli e il marito era già morto. I suoi parenti erano tutti in Trentino, aveva delle sorelle e otto nipoti. In assenza di un testamento, i suoi beni sarebbero dovuti andare in parti uguali a questi. Ma nel marzo 2010 spunta un testamento olografo, ovvero scritto a mano. La mamma del ragazzo ha fatto pubblicare il testamento presso un notaio della Val di Non. Le ultime volontà della donna erano a senso unico. Lasciavano tutti i beni solo al figlio dell’imputata del processo di ieri. L’eredità era abbastanza cospicua. Era composta da beni immobili e investimenti finanziari per un valore complessivo di oltre un milione di euro.

La cosa è fin da subito sembrata molto strana agli altri parenti. Infatti l’anziana morta non aveva molti rapporti col ragazzo. A quel punto uno dei cugini della madre del giovane ha voluto vederci chiaro e ha fatto analizzare il testamento da una perita calligrafica. La consulente è giunta alla conclusione che il testamento non solo non era stato scritto di suo pugno dall’anziana, ma era stato scritto dal ragazzo. Secondo l’accusa, il giovane avrebbe copiato il testamento che l’anziana aveva scritto in favore di suo marito prima che questo morisse.

Così è partita una prima denuncia nei confronti del giovane e di sua madre. E’ partito un procedimento al Tribunale dei minori. La Procura ha incaricato un perito che è giunto alla conclusione della perita di parte. La Procura della Repubblica del Tribunale ordinario, poi, ha chiesto il rinvio a giudizio della madre del giovane. Ieri si è aperto il processo davanti al giudice Marco La Ganga che ha disposto una nuova perizia.

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano