Economia trentina in crisi: -4,2%

I dati del secondo trimestre disegnano una situazione molto difficile: edilizia ed estrattivo in grave difficoltà



TRENTO. Scende del 4,2% il fatturato delle imprese trentine nel secondo trimestre del 2012 rispetto al corrispondente periodo del 2011. I settori che soffrono maggiormente sono quello estrattivo, con - 13,0%, e l’edilizia con -9,2%. Tengono i servizi alle imprese, ovvero il terziario avanzato che riguarda Ict, ricerca e sviluppo e comunicazione, che registra +1,8%, e il comparto manifatturiero con +1,1%, anche se con l’artigianato fortemente in flessione (- 11,3%). Questi sono alcuni dei dati principali emersi dall’indagine trimestrale sulla congiuntura in Trenino a cura del Servizio studi e ricerche della Camera di commercio di Trento.

Le imprese maggiormente in sofferenza sono quelle di piccola e media dimensione. La diminuzione del fatturato delle imprese con oltre 50 addetti è più modesta (-2,8%), rispetto al -9,3% di quelle con 11-20 dipendenti. L’occupazione è complessivamente stagnante, anche se diminuisce notevolmente nelle micro imprese, con un massimo 4 addetti. Il “sentiment” degli imprenditori trentini è pessimista per il 33,9%, mentre il 10,7% si dichiara ottimista su rilancio futuro dell’economia. Cresce invece del 12,5% il settore dell’export, «a dimostrazione - ha commentato il presidente della Camera di commercio Adriano Dalpez - del fatto che ad influenzare negativamente l’andamento è la caduta della domanda interna».

«Il quadro che emerge dall’indagine sulla congiuntura economica in Trentino conferma da una parte la preoccupazione per un’economia che non riesce a invertire tendenza, dall’altra dà anche conferma positiva che gli interventi della politica provinciale mirati a sostenere principalmente quelle imprese che mirano a una crescita dimensionale, all’export, all’innovazione e al “fare rete”, sono i migliori per superare un deficit economico strutturale». Così l’assessore provinciale all’industria artigianato e commercio, Alessandro Olivi, ha commentato i dati emersi dalla seconda indagine trimestrale sulla congiuntura della Provincia di Trento per il 2012 a cura della Camera di commercio.

«Il crollo del settore estrattivo - prosegue Olivi - è la dimostrazione del fallimento di un settore che si è retto solo sulla domanda interna contando su un massiccio investimento pubblico, che ora non è più pensabile e va riconfigurato; mentre tra le piccole e medie imprese nell’edilizia tengono quelle che hanno saputo intercettare la richiesta di riqualificazione energetica delle costruzioni».













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