Dramma a Moena, malore fatale a 23 anni 

Marco Di Nino si è sentito male nella notte, mentre era in compagnia dei colleghi all’hotel Monti Pallidi



TRENTO. Il cuore che si ferma, la morte a 23 anni. Dramma nella notte a Moena, all’hotel Monti Pallidi, sulla Strada De Sen Pelegrin, in valle di Fassa. Marco Di Nino, 23 anni, di Scafa, in provincia di Pescara, cuoco dell’albergo, aveva appena finito il lavoro quando si è sentito male. Erano le una e trenta della scorsa notte quando il giovane si era recato alla reception dell’ albergo. Quattro chiacchiere con i colleghi prima di andare a dormire. Improvvisamente gli amici e i colleghi lo hanno visto stare male. Un breve istante, poi Marco si è accasciato al suolo. Sul posto l’intervento dei soccorritori del 118. I sanitari hanno tentato di rianimare il ragazzo ma, purtroppo, per il giovane ogni tentativo è stato vano. All’ hotel sono arrivati anche i carabinieri di Cavalese e di Moena. Marco Di Nino, era figlio di un poliziotto della stradale di Chieti, faceva il cuoco, dopo aver frequentato l’istituto alberghiero di Pescara. La cucina era una sua grande passione. All’hotel Monti Pallidi questa era per lui la prima stagione. Il gestore dell’albergo è provato. «Lo hanno visto accasciarsi». Massimo Caporaso, 36 anni, riminese, gestisce l’hotel Monti Pallidi da due anni. «Marco era un ragazzo straordinario. In questo drammatico momento non posso che stringermi alla famiglia. Era la sua prima stagione a Moena. Un gran lavoratore, un cuoco appassionato, che metteva amore in ogni cosa che faceva. Era molto educato, socievole, amava stare in compagnia ed amava molto anche la montagna. Spesso andava a passeggiare nei dintorni. Di lui ricordo l’estrema correttezza e la grande disponibilità». Quello che è successo la scorsa notte spezza la voce del gestore del rifugio. «Si è sentito male, era chiaro si trattasse di qualcosa di molto grave». L’alba sorgeva su Moena, mentre un giovane attendeva l’arrivo della famiglia, padre madre e sorella, per tornare, per l’ultima volta, nella sua casa di Scafa. (f.q.)













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