Dopo la chiusura forzata avvio lento delle attività
Valle di cavedine. Con lo scaglionamento della Fase 2 anche in valle dei Laghi sono ripartite da una decina di giorni le attività economiche, dando quanto meno una parvenza di un graduale ritorno...
Valle di cavedine. Con lo scaglionamento della Fase 2 anche in valle dei Laghi sono ripartite da una decina di giorni le attività economiche, dando quanto meno una parvenza di un graduale ritorno alla normalità. Certamente il settore che sta soffrendo di più per l’adozione delle misure anticontagio è quello degli esercizi pubblici, soprattutto bar, ristoranti e pizzerie. Quest’ultime, partite già alcune settimane prima del “via libera”, si erano organizzate con l’attività di asporto a domicilio ed attualmente con l’apertura dei locali prevale l’asporto dal proprio esercizio previa prenotazione rispetto alla consumazione nell’esercizio pubblico.
Anche il ristorante “Da Cipriano” a Calavino, uno dei più noti della valle dei Laghi, ha aperto i battenti il penultimo weekend di maggio. D’altro canto l’applicazione delle misure restrittive per le distanze soprattutto in ambienti caratteristici, come difatti è il ristorante di Calavino (ospitato al piano terra di Casa Graziadei, ora Bosetti, un’abitazione settecentesca con proprio stemma gentilizio nel centro storico), diventava problematica se non proibitiva la disposizione iniziale dei 4 mq per persona, fortunatamente ridotta successivamente al metro lineare. Pertanto nel giro di alcuni giorni il titolare ha cercato di mettere in atto le norme applicative del decreto ministeriale nelle 4 salette e nel giardino esterno: indicazione dei percorsi di entrata ed uscita, predisposizione del separè in plexiglas alla cassa, l’assegnazione dei posti nel rispetto delle distanze, oltre ai dispositivi per la sanificazione dei locali e l’igiene delle mani. Ha dato le dovute indicazioni di comportamento in materia di sicurezza al personale (mascherina, guanti, servizio di sala, …) e venerdì sera (22 maggio) l’attesa riapertura. Com’è andata in queste prime settimane? «Come nelle previsioni, ossia un moderato avvio, dovuto da una parte alla mancanza d’informazione per l’apertura del locale ed anche ad una ritrosia ad uscire di casa dopo questa lunga quarantena. Siamo alle soglie dell’estate e si è in attesa dell’apertura delle frontiere, soprattutto dalla Germania (prevista per il 15 giugno), in quanto fra tarda primavera ed estate ospito nel mio locale un’affezionata clientela tedesca. Infatti in questo periodo, oltre ai banchetti per comunioni e cresime, con la festività in Germania dell’Ascensione e della Pentecoste c’era una vera e propria invasione da nord nel Bacino Gardesano con riflessi positivi anche in valle dei Laghi. Sono fiducioso che con l’allentamento dei contagi si possa in parte recuperare una stagione partita decisamente in salita». M.B.