Disabili: sostegno a scuola dimezzato
Malé, protesta di un gruppo di genitori per due studenti di prima media
MALÈ. Il tempo di copertura per due disabili che frequentano la prima classe della scuola media di Malè è dimezzato: «Una cosa odiosa». Lo affermano una decina di genitori di Malè in una lettera all'Assessore provinciale all'istruzione, al dirigente dell'Istituto Comprensivo.
La lettera è stata inviata anche al Servizio provinciale per la gestione delle risorse umane della Provincia di Trento: «Addolora dover constatare come i posti di sostegno concorrono a raggiungere l'obiettivo di contenimento della spesa pubblica, cosicchè il tempo di copertura da parte dell'insegnante di sostegno per i due bambini disabili, ora divenuti ragazzi disabili essendo iscritti alla prima media, è di nove ore settimanali anziché 18; questa riduzione addolora e rattrista nello stesso tempo. Non fosse altro - sottolineano i genitori - perché viene calpestato un diritto di rango costituzionale. E noi - aggiungono poi -riteniamo questa un'iniziativa di grande valore tanto che siamo pronti a fare denunce pubbliche circostanziate e rumorose».
Sono sempre gli stessi genitori della quinta sezione A di Malè che si erano mobilitati per lo stesso motivo anche due anni or sono quando i due bambini frequentavano la primaria. Constatato l'ennesimo taglio del personale di sostegno a studenti con disabilità, si sono nuovamente mossi valutando con disappunto l'avanzare di un habitus mentale che vede sempre più l'invalidità come un peso cui far fronte con un welfare della carità piuttosto che con un welfare del diritto.
Interpellato, l'assessore provinciale Marta Dalmaso non entra nello specifico caso ma tiene a fare alcune precisazioni: in primo luogo sottolinea come nel Trentino le risorse per l'integrazione rimangano molto elevate e non si possa dunque parlare di «tendenza al ribasso nella gestione del sostegno». Peraltro l'assegnazione viene fatta senza ricorrere ad automatismi che possono anche non favorire l'integrazione. Nel caso di Malè lo stesso passaggio dalla primaria alla secondaria introduce un contesto diverso; e proprio il tipo di contesto determinato da molti fattori differenti che danno origine ad un progetto, viene valutato nel contesto di una filosofia, quella della legge 5, che - spiega l'assessore - non prevede nessun rapporto numerico meccanico.