Diciottenne accusa: violentata dopo una serata in discoteca
La ragazza ha accettato il passaggio di un ventenne che però l’ha portata a casa sua e la stuprata e minacciata col coltello
TRENTO. Gli aveva chiesto solo un passaggio in macchina e si era fidata di lui perché era un amico di alcuni suoi amici. E lui l’ha violentata e minacciata puntandole un coltello alla gola. È successo un anno e mezzo fa e ora il caso arriva in tribunale, in dibattimento davanti al collegio. Con lui, uno straniero di poco più di vent’anni accusato di violenza sessuale. A metterlo sul banco degli imputati la denuncia che è stata presentata dalla ragazza, poco più giovane di lui, che ha messo nero su bianco un’esperienza terribile e che resterà indelebile nella sua memoria. Accuse che vengono respinte dal ragazzo che però qualche giorno dopo quell’incontro, ha raccolto i suoi bagagli ed è tornato a casa, oltre confine.
Ad assistere la vittima allora diciottenne nel percorso giudiziario, l’avvocato Marcello Paiar che chiamerà alcuni testi in aula a raccontare quella sera di fine autunno. I fatti, ricostruiti con la denuncia della ragazza e con le verifiche successive dei carabinieri, raccontato di una serata spensierata passata in una discoteca fiemmese. E terminata molto tardi. La giovane cercava un passaggio per tornare a casa e quando le è stato offerto dal giovane straniero (in valle per un lavoro stagionale), l’ha accettato. Lei non lo conosceva direttamente ma alcuni suoi amici sì. E si è fidata di uno sguardo gentile. Lui era pronta a portarla a casa ma prima doveva passare dalla sua di casa per prendere le chiavi della macchina. Una piccola sosta che è diventata l’occasione per bere una bibita. Ma quando i due si sono trovati soli Lui le ha bloccato le meni e le ha strappato i vestiti di dosso costringendola ad avere un rapporto sessuale. Lei ha cercato di difendersi, ma la forza di lui l’aveva sopraffatta. E poi la situazione è diventata molto pericolosa. Secondo il racconto della giovane, infatti, lui avrebbe preteso un rapporto orale e davanti al rifiuto netto di lei, le avrebbe puntato un coltello alla gola. Una minaccia forte e concreta che ha terrorizzato ancora di più (se mai possibile) la ragazza. Che dopo un paio di ore dall’ingresso in quella casa, è riuscita a scappare. Ha chiamato i genitori per farsi venire a prendere e poi ha chiamato le amiche. A loro ha raccontato ogni cose e l’hanno spinta a denunciare tutto e ad andare subito in ospedale. Cosa che ha fatto e ora questo terribile caso di violenza sessuale, è arrivato in tribunale.
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