Devastata a picconate la chiesa di Cles
Distrutto un altare, danneggiati statue e quadri. Il responsabile è un sessantasettenne già fermato in passato dai carabinieri
CLES. Un mese fa aveva disturbato la celebrazione della messa strattonando la persona che recitava le preghiere al leggio. Ieri pomeriggio ha fatto molto di più distruggendo a picconate un altare di marmo, due statue della Madonna, il fonte battesimale, il cero pasquale, le croci dei confessionali, i quadri, il presepio. Il fatto, gravissimo e senza precedenti in valle di Non, è accaduto nella chiesa di Santa Maria Assunta a Cles, protagonista un uomo di 68 anni proveniente dal Marocco, Briji Salah, identificato dai carabinieri dopo la segnalazione di alcuni cittadini che l’avevano visto uscire dalla parrocchiale con alcuni oggetti in mano. Gli stessi cittadini poi sono entrati in chiesa, rimanendo stupefatti di fronte alla devastazione causata dal gesto di una persona evidentemente fuori di sé.
Mentre ieri la voce sui danneggiamenti subiti della chiesa di Santa Maria Assunta passava di bocca in bocca, c’era chi ricordava l’episodio accaduto un mese fa, in seguito al quale l’uomo sarebbe stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. Ma non solo. Sembra infatti che tempo fa il sessantenne sia stato allontanato dalla moschea di Cles dopo aver dato anche qui in escandescenze. Altri osservano che ieri mattina, all’uscita dalla messa delle dieci, l’uomo ha atteso sul sagrato il parroco per stringergli la mano e fargli gli auguri di buon anno; lo stesso ha fatto con il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali presenti. Nulla, dunque, ha fatto presagire cosa avrebbe fatto due ore dopo durante l’incursione all’interno della parrocchiale ormai completamente deserta.
Mentre il responsabile della devastazione è stato identificato nella caserma dei carabinieri, un folto gruppo di fedeli ha cercato di rimettere in ordine la parrocchiale, per quanto possibile. Sul pavimento sono stati trovati la testa di una statua della Madonna, la mano di un’altra statua, le croci divelte e anche liquido combustibile, probabilmente l’olio delle candele.