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Cristo Re, tracce di idrocarburi nel cortile dell'asilo Piccolo Principe

I composti rinvenuti in seguito alle indagini per i lavori di ricostruzione del vicino asilo nido Orsetto Pandi. Ma l'assessora Bozzarelli rassicura: «L'azienda sanitaria ha garantito la sicurezza di bambini e personale» (foto: Alessio Coser)



TRENTO. Un'area di trecento metri quadri all'interno del giardino della scuola dell'infanzia "Piccolo Principe" di Trento è stata interdetta a bambini e personale a causa del rinvenimento di idrocarburi leggeri a una profondità di circa 30 centimetri nel terreno.

Gli inquinanti, concentrati al di sopra della soglia consentita, sono emersi a seguito delle indagini per i lavori di ricostruzione dell'adiacente asilo nido Orsetto Pandi, finanziati con il Pnrr.

La misura di delimitazione dell'area si è resa necessaria per effettuare ulteriori analisi sui terreni, anche se i bimbi e gli insegnanti da oggi inizieranno l'anno scolastico e potranno comunque accedere alle altre aree del giardino.

A rassicurare è l'Azienda Sanitaria: «Ha garantito la massima sicurezza per i bambini e per il personale», ha affermato l'assessora comunale alle politiche giovanili e alla formazione Elisabetta Bozzarelli. In merito alla questione, oggi, lunedì 4 settembre, il Comune diffonderà una comunicazione scritta per informare le famiglie.

Un'area che non sorge lontano dalle rogge inquinate, dalle aree ex Sloi e Carbochimica e dal cantiere del bypass ferroviario, dove in questi giorni proseguono i controlli del nucleo operativo ecologico dei Carabinieri. «Ma si tratta di sostanze che possono avere rilevanza sanitaria solo per ingestione» specifica la nota comunale. 













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