Consiglieri, promossi e bocciati del 2014

Zeni, Civico e Maestri (Pd) i più propositivi. Passamani e Baratter, zero disegni di legge. A Civettini il record di interrogazioni



TRENTO. Tutti i nodi vengono al pettine, dice un antico proverbio. E anche per i consiglieri provinciali è giunto il momento di stilare le pagelle di fine anno. In questo caso le prime della legislatura, cominciata a ottobre del 2013.

Si conclude infatti oggi il primo anno della quindicesima legislatura. Per molti consiglieri il primo anno in consiglio provinciale e comunque per tutti un anno molto particolare segnato dalla bufera dei vitalizi e dalla riforma approvata a luglio che ha ridotto i maxi-anticipi provocando decine di ricorsi da parte degli ex.

Ma se è vero che diversi mesi sono stati assorbiti dallo scandalo delle pensioni d’oro, dopo dodici mesi si può tracciare un bilancio dell’attività legislativa dei 35 eletti. Saranno riusciti a tenere dritta la barra, a rimanere concentrati sul proprio lavoro? A fare in definitiva quello per cui i cittadini li hanno delegati?

La politica è anche comunicazione e oggi più che mai, immagine. Ma oltre l’immagine e le chiacchiere, c’è la sostanza. E la sostanza, per una assemblea legislativa, sono gli atti politici depositati. Non certo l’unico criterio per misurare l’attività di un politico, ma almeno un criterio oggettivo.

Innanzitutto i disegni di legge. Se in una assemblea legislativa non depositi neppure una proposta di modifica normativa, forse hai sbagliato posto. Nel primo anno di legislatura sono stati depositati in tutto 56 disegni di legge, di cui 2 di iniziativa popolare e 13 di iniziativa della giunta. I consiglieri hanno depositato 41 disegni di legge: 13 il solo Pd, seguito dalla Civica Trentina con 8 proposte.

Uscito di scena il verde Roberto Bombarda, che nella scorsa legislatura da solo lavorava come cinque consiglieri messi insieme, il più propositivo risulta essere il consigliere Mattia Civico (Pd) con ben 7 proposte legislative depositate. Per quanto lo riguarda una conferma, vista la mole di lavoro prodotta anche nella scorsa legislatura. Segue Rodolfo Borga (Civica) con 6 ddl e il veterano del consiglio Nerio Giovanazzi (Amministrare il Trentino) con 4. Da segnalare la consigliera Lucia Maestri che, alla prima legislatura, si aggiudica la medaglia di cartone con 3 proposte di legge.

La maglia nera sarebbe da attribuire a molti. Sono davvero tanti i consiglieri che non hanno depositato neppure una timida proposta. Fra questi spiccano il capogruppo del Patt Lorenzo Baratter, il capogruppo dell’Upt Gianpiero Passamani e l’ex 5 Stelle Manuela Bottamedi fresca di passaggio al Patt.

Per quanto riguarda la funzione di controllo dell’operato della giunta, il dato sulle interrogazioni depositate assegna il podio sicuramente all’opposizione che vede l’ex leghista Claudio Civettini (ora passato con Borga) sul gradino più alto, con 335 interrogazioni, seguito dal capogruppo della Lega Maurizio Fugatti (con 261) e da Rodolfo Borga con 149.

In maggioranza i più “curiosi”, o forse quelli che si non si fidano ciecamente dell’operato della giunta, sono tutti del Pd: Luca Zeni (21 interrogazioni), Lucia Maestri (14) e Mattia Civico (12).

Infine il consiglio, oltre la funzione legislativa e di controllo, ha il compito di indirizzare l’operato dell’esecutivo e lo fa attraverso ordini del giorno e mozioni. Il più attivo in maggioranza nel 2014 risulta il consigliere del Patt Luca Giuliani (che ha al suo attivo 9 mozioni e 6 ordini del giorno) e per la minoranza Claudio Civettini (75 mozioni e 13 ordini del giorno).

Tirando le somme: contando complessivamente gli atti depositati dai consiglieri di maggioranza, il podio è monocolore: il Pd si porta a casa primo, secondo e terzo posto (Zeni, Civico, Maestri). Sul fronte dell’opposizione vediamo Civettini sul gradino più alto, seguito da Fugatti e Borga.

E la giunta? Sul fronte disegni di legge ovviamente la prima firma è quasi sempre del presidente Ugo Rossi (11 proposte, finanziarie e bilanci compresi), con l’eccezione di Carlo Daldoss e Donata Borgonovo Re, entrambi con un disegno di legge a testa. Andando a vedere le delibere di giunta, complessivamente sono 2.283: ovviamente anche in questo caso la fa da padrone il governatore Rossi che supera le 600 deliberazioni, seguito dall’assessore tecnico Daldoss (452), da Mauro Gilmozzi (307) e Michele Dallapiccola (253). Maglia nera per Sara Ferrari che si ferma a 111 delibere e per il vicepresidente Alessandro Olivi con 140 atti amministrativi a sua firma.

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