Commissione maschilista? Al consiglio va bene così
Rigettato il ricorso presentato da Luciano Eccher (Pd) per l’assenza di una donna in quella del Comune che si deve occupare dei problemi della sicurezza a Pergine
PERGINE. Bocciatura in sede consiliare nel corso della recente seduta per il ricorso che l’esponente del Pd, Luciano Eccher ha presentato (come privato cittadino) contro la delibera riguardante la istituzione della commissione speciale per la sicurezza.
Con una serie di motivazioni basate sulla legittimità o meno del provvedimento consiliare, è stata innescata una discussione complessa e articolata per il fatto che tra i 10 componenti (5 dalla maggioranza, 4 della minoranza e il sindaco come presidente) non ci fosse almeno una donna.
A trovarsi in imbarazzo sono state evidentemente le due consigliere comunali del Pd, Marina Taffara e Annamaria Lazzeri. In particolare la prima, autrice dell’intervento.
«Mi trovo in difficoltà - ha esordito - dal punto di vista normativo anche se devo dire che l’attuale amministrazione comunale non è maschilista. Il Pd ha fatto propria parte circa la necessità di far partecipare le donne (siamo 2 su 2) al consiglio; mi sono informata e un po’ tutti hanno sottolineato l’opportunità di tutelare la presenza femminile». Poi ha annunciato voto di astensione, non condividendo quindi il ricorso di Eccher (Pd).
I voti di astensione saranno tuttavia 3: i due del Pd (scontati) e uno (a sorpresa) espresso dalla maggioranza. Tutti gli altri a favore compresi i gruppi di opposizione di Alternativa, Upt e Patt.
Era stato lo stesso sindaco Oss Emer a proporre subito, in apertura, il rigetto del ricorso, in quanto provvedimento legittimo (così si era espresso anche il segretario generale Giuseppe Dolzani, per altro fin dal momento dell’adozione della delibera). Anche perché norme regionali escludono chiaramente che le commissioni debbano rispettare la presenza di genere. Questo concetto verrà espresso appunto da Dolzani nel corso della discussione.
La discussione aveva registrato qualche spunto polemico. Marco Morelli (Upt) nel chiedere che si dica con chiarezza se la delibera era legittima, aveva anche affermato che «non vorrei essere nei panni di Taffara. Chi ha avuto la malaugurata idea di impugnare la delibera approvata a suo tempo dal Pd? Se il segretario politico l’avesse fatto sarebbero stati guai».
Renato Tessadri (Patt) aveva chiesto chiarimenti a proposito delle commissioni distinguendone il tipo. Poi appunto la risposta di Dolzani che metteva fine a possibili dubbi.
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