Clochard aggredito alle ex caserme: due arresti
In manette due romeni fermati dalla polizia: l'accusa è di lesioni gravi
TRENTO. Un trentenne ucraino senza fissa dimora è stato aggredito e ferito gravemente all'interno delle ex caserme Bresciani, a Trento. I presunti responsabili sono stati individuati e fermati dalla polizia: si tratta di due moldavi con passaporto rumeno, anch'essi senza fissa dimora.
L'aggressione, dovuta a futili motivi, è maturata in una situazione di degrado sociale dovuto all'abuso di alcol. Nell'ambito dei controlli delle case abbandonate, decisi dal questore di Trento Giorgio Iacobone, gli agenti della squadra mobile hanno trovato all'interno di una baracca delle ex caserme Bresciani un giovane che presentava un taglio di 10 centimetri alla testa, la frattura dello zigomo e alcune costole fratturate. Portato in ospedale, gli sono stai riscontrati traumi guaribili in due mesi.
Secondo quanto ricostruito dalla polizia, il giovane ucraino è stato affrontato dai due romeni, uno dei quali l'ha colpito con la forcella di un manubrio, quindi è stato legato e addosso gli è stato rovesciato un secchio di acqua fredda. Quindi è stato picchiato. I due romeni hanno infine desistito nel continuare con l'aggressione in quanto sono stati notati da due donne.
Scappati, i due sono stati però localizzati dagli agenti della questura che li ha bloccati in due zone diverse della città e sottoposti a fermo di polizia. Si tratta di Vasile Scutaru, di 28 anni, e Anatolie Banari, di 55 anni. L'accusa nei loro confronti e' di lesioni gravi.