Ciccolini, l’omicidio «annunciato» in un libro

Delitto di Campiglio, nuove aggravanti per l’avvocato veronese a processo per l’uccisione dell’ex fidanzata



TRENTO. Nuove aggravanti, oltre alla premeditazione, sono state contestate ieri all'avvocato veronese Vittorio Ciccolini nell'udienza preliminare a Trento. L'accusa di omicidio dell'ex fidanzata, Lucia Bellucci, il 9 agosto a Pinzolo, in Trentino, si carica così anche della minorata difesa e dei motivi abietti. Minorata difesa, perché la giovane donna, 31 anni, marchigiana, era stata portata dall'uomo, 45 anni, in una piccola strada isolata, da dove era difficile chiedere aiuto. Motivi abietti perché Ciccolini avrebbe agito per vendetta, con un gesto di punizione contro la sua volontà di possesso contrastata dalla decisione di lei di lasciarlo. Come ulteriore elemento della premeditazione è spuntato intanto un manoscritto di un centinaio di pagine, che l'avvocato veronese avrebbe scritto mesi prima del delitto e modificato ancora pochi giorni prima, in cui si narra di due uomini: un tennista innamorato di una donna, sentimentale, irrazionale, e un avvocato, quello razionale dei due: un pò uno sdoppiamento della personalità dell'autore. Nessuna scelta dunque ancora per il rito e rinvio dell'udienza al 6 marzo.













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