Capriolo di 4 mesi cade nel torrente Leno: salvo
Impegnati vigili del fuoco e guardiacaccia del centro recupero fauna di Trento L’animale adesso sta bene, ma resterà al Casteller fino a primavera
ROVERETO. Un esemplare di capriolo, di appena quattro mesi, in palese difficoltà sul greto del torrente Leno, nei pressi dell'ex cartiera Ati, è stato salvato ieri mattina dai vigili del fuoco e dal guardiacaccia del centro recupero fauna, gestito dall'associazione cacciatori, al Casteller di Trento. L’intervento è avvenuto ieri mattina, verso le undici. Ora l’animale è ospite del centro fauna del Casteller, ha qualche piccola ferita, ma sta bene, nonostante sia molto magro. Rispetto ai suoi pari età, si presenta molto denutrito. Pesa meno di dieci chili, mentre i suoi simili, a quattro mesi pesano già 16 chilogrammi. Ora l’animale sarà nutrito a latte, poi sarà abituato a cibarsi di erba. Quando sarà primavera, l’animale sarà liberato, nei boschi sopra la zona dove è stato ritrovato.
«Sarebbe stato rischioso riportarlo subito nei boschi - spiega il guardiacaccia Fabio Cagol - l’animale è troppo debole e magro. Quasi sicuramente il suo branco e la sua mamma sono già lontani. Sarebbe stato facile preda di altri animali predatori. Adesso terremo l’animale al centro di recupero, lo alimenteremo a latte e poi lo abitueremo a mangiare l’erba. D’altronde stiamo andando incontro alla brutta stagione. E’ meglio tenerlo assieme agli altri ungulati che abbiamo al centro. Quando il caprioletto sarà forte e robusto torneremo a liberarlo negli stessi boschi della zona dove è stato ritrovato stamattina (ieri)».
L’allarme è stato lanciato da un passante ai vigili del fuoco. I quali hanno chiesto il sopporto degli esperti del centro fauna. «Non è la prima volta che interveniamo a Rovereto per recuperare un animale - conclude il guardiacaccia Fabio Cagol - soprattutto esemplari adulti. Evidentemente il piccolo era spaventato e si è perso». (n.f.)
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