Cantinota, «sì» al sequestro del locale

Vincono i residenti che avevano denunciato rumori molesti. Ma la difesa annuncia il ricorso in Cassazione



TRENTO. Il gip ha detto no ma il tribunale del riesame ha detto sì e quindi nel destino della «Cantinota» (se con ci sarà un intervento in senso contrario della Cassazione) c’è il sequestro.

La decisione è stata resa nota ieri mattina e per Filippo Ioniez è stata una doccia gelata. Ma anche per i circa 20 dipendenti che lavorano nel locale storico della città che ora hanno meno certezze per il loro futuro. E tutto questo a causa del troppo rumore. All’inizio dell’interessamento della procura per il locale di via San Marco, ci sono le denunce presentate da tre inquilini che abitano nello stesso stabile della Cantinota. Che si lamentano di venire disturbati dalla musica e dai rumori che provengono dal locale. Dal 2007 la Cantinota, infatti, non è più solo piano bar e ristorante, ma anche discoteca. Secondo i tre inquilini, il rumore complessivo sarebbe eccessivo. Dopo la segnalazione il pm Carmine Russo ha ordinato delle misurazioni all’interno degli appartamenti per capire meglio la situazione. E le analisi avrebbero detto che sì: il livello dei rumori è superiore a quello consentito dalla legge. Da qui è nata un’ordinanza del Comune che ha interrotto l’attività della discoteca. C’è poi il problema dell'impianto di aspirazione al quale viene messo un limitatore dei giri per cercare di diminuire i rumori. Due tecnici certificano i lavori fatti e il Comune ritira l'ordinanza. Ma i vicini continuano a lamentarsi dei rumori. Così viene effettuata una nuova misurazione e anche in questo caso vengono rilevati livelli eccessivi di rumore. Vengono anche raccolte delle testimonianze in merito e si arriva alla richiesta di sequestro che viene però cassata dal gip Forlenza. La procura va avanti e chiede l’intervento del tribunale del riesame che ribalta la decisione. E così per la Cantinota i sigilli sembrano ormai prossimi.

L’avvocato cui si è rivolto il proprietario della Cantinota, Matteo Benvegnù, però ha già annunciato il ricorso in Cassazione, ricorso che avrebbe delle basi solide. La decisione del tribunale è una tegola per Ioniez che ha già il locale prenotato praticamente fino a Capodanno. E anche per i suoi dipendenti che temono per il loro futuro. Si sta cercando anche di ragionare su un eventuale sequestro selettivo. Un sequestro che riguardi solo la discoteca (da dove partirebbero i rumori molesti) lasciando comunque aperti il ristorante e il bar dando così la possibilità di portare avanti il lavoro.

La palla ora passa quindi alla Cassazione che dovrebbe decidere in merito alla questione in qualche settimana.

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