rovereto

Canone Rai,arriva il bollettino precompilato

Suonano alle case o lasciano nelle cassette delle lettere un pieghevole con le modalità di pagamento a  il codice fiscale già stampato


di Giancarlo Rudari


ROVERETO. Suona al campanello di casa, si presenta, chiede di parlare con il capofamiglia, illustra le modalità di pagamento del canone Rai e lascia un bollettino intestato all’Agenzia delle entrate con il codice fiscale già prestampato e invita al pagamento del canone. Poi saluta e se ne va nella speranza che l’evasore fiscale (perché il mancato pagamento costituisce un reato) si “ravveda” e provveda subito al pagamento.

Se non lo fa nell’immediato, lo dovrà (o dovrebbe) fare dopo la lettera di accertamento che arriverà direttamente a casa. Ma se in casa non dovesse esserci nessuno o nessuno apre la porta? Non ci sono problemi: nella cassetta della lettera i roveretani non in regola con il pagamento del canone troveranno (e tanti hanno già trovato) il pieghevole con tutte le informazioni utili e il bollettino prestampato con il codice fiscale.

Succede così da alcuni giorni, da quando in città gira un agente regolarmente autorizzato dalla Rai (che ha provveduto a segnalare la presenza del suo uomo anche alle forze dell’ordine per evitare che venga scambiato per un impostore o un truffatore) con il compito di “far ravvedere” (con l’arte della persuasione o con il timore di incorrere in guai con la giustizia) chi si ostina ancora a non pagare l’imposta sulla televisione.

Perché, lo spiega bene il volantino lasciato nella bussola delle lettere, «chiunque detenga uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni televisive deve, per legge, pagare il canone tv a favore dell’Agenzia delle entrate... Trattandosi di un’imposta sulla detenzione dell’apparecchio, il canone dev’essere pagato indipendentemente dall’uso del televisore ed anche se non si voglia fruire delle trasmissioni Rai...»

Dunque non ci sono scuse: l’imposta la si deve pagare, punto e basta. Come può la Rai costringerti a pagare il canone senza aver accertato direttamente attraverso un suo agente (che non può ovviamente entrare in casa se non con il consenso) se in cucina, in soggiorno o in camera hai un apparecchio televisivo?

Ma come fa la Rai a sapere se hai o meno un televisore? «La Rai lo sa, lei non si preoccupi...»: questa è la testuale risposta data ieri sera dalla sede Rai di Trento alla quale ci si può rivolgere per avere tutte le informazioni del caso. D’altro canto la tv di Stato sollecita soltanto gli evasori, i possessori di tv che non tirano fuori un centesimo per il canone. E la Rai va a colpo sicuro anche perché «noi abbiamo gli elenchi delle persone che non pagano».

La visita dell’agente Rai in casa e il pagamento del bollettino all’Agenzia delle entrate è l’ultimo atto «prima di passare eventualmente alla Guardia di finanza». O, come vuol fare il premier Renzi, inserire il canone tv nella bolletta della luce.

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