Canone Rai, 6 rate da 16,66 euro inserite nella bolletta
I consumatori: un sistema che creerà solo confusione. E parte una petizione per l'abolizione della tassa
TRENTO. Diciamoci la verità: forse con la sola eccezione di Ici, Imu e derivati, è la tassa che gli italiani pagano con più fatica ed evadono davvero volentieri, visto che alla fine ricade sulle spalle di appena due terzi della popolazione. Ecco quindi che, con lo scopo di recuperare qualcosa come due miliardi e mezzo di euro, cambia completamente il metodo di riscossione del canone televisivo, imposta che passerà dal versamento diretto attraverso conto corrente postale, banche, tabaccai e varie altre strade all’addebito sulla bolletta elettrica a colpi di 16,66 euro a bimestre. «Pagare tutti, pagare meno: è un grande principio di onestà e di etica - ha spiegato ieri il premier Matteo Renzi che ha inserito il provvedimento nella prossima Legge di stabilità - Io ci credo e non mi rassegno all'Italia di chi si crede più furbo e non rispetta la regole: l’anno scorso ho pagato 113 euro con un bollettino postale, quest'anno ne pagherò 100 con accredito bancario e il prossimo anno scenderò a 95 euro».
Lo scontro è servito. Tutto tranquillo? Niente affatto perché l’idea del governo non ha fatto altro che dare nuove armi a coloro che il canone non lo vogliono proprio per niente, come alcune delle più importanti associazioni di consumatori: «È sbagliato far ricadere il pagamento su tutti gli intestatari di un contratto di energia elettrica perché si dà per scontato che questi siano tutti in possesso di una tv - commenta Marco Pierani, responsabile dei rapporti istituzionali di Altroconsumo, organizzazione che sul suo sito proprio in questi giorni ha lanciato una petizione che chiede la cancellazione totale della tassa sulla tv - L'introduzione del canone Rai in bolletta comporterebbe inoltre una gran confusione per il consumatore: si finirebbe per non sapere più quanto effettivamente si paga per l'energia elettrica e per il cittadino sarebbe difficile orientarsi. E' impensabile che la bolletta della luce, dove sono già presenti diversi oneri fiscali, cominci ad essere utilizzata dallo Stato per fare cassa»
Una situazione che, dopo qualche protesta iniziale, ha portato le stesse aziende che forniscono energia elettrica a non rilasciare dichiarazioni affrettate e facendo trapelare che, come è successo un po’ di tempo fa con i dati del Catasto, applicheranno alla lettera ogni decisione del governo. «Provvedimento che lascia comunque irrisolti alcuni problemi - aggiunge Vincenzo Donvito, presidente nazionale dell’Aduc - a cominciare da cosa deve fare chi non ha alcun apparecchio di ricezione ed a chi deve inviare l’autocertificazione. Ma cosa accade nel caso in cui sotto lo stesso tetto convivano due nuclei familiari, ad esempio la classica anziana con la badante che teoricamente dovrebbero pagare due canoni separati».
Europa: cosa succede? Visto che ormai in Italia, a quel che sembra, non si scapperà più, diamo infine un’occhiata a cosa accade in Europa. Diversi paesi hanno ormai abolito il canone, ma in due terzi degli stati del Vecchio Continente è obbligatorio e soprattutto più caro: oltre 130 euro in Francia, circa 170 in Gran Bretagna, addirittura quasi 220 in Germania. Proprio il caso inglese è un esempio di grande interesse, visto che in cambio della “licence fee” richiesta alle famiglie «che guardano in diretta o registrano i programmi» la televisione pubblica Bbc non trasmette spot pubblicitari di alcun tipo. L’unica eccezione è Bbc World, rete trasmessa nel resto del mondo e per la quale non sarebbe possibile far pagare alcuna tassa.