Calliano: si sfoga su Facebook, denunciata

La donna aveva commentato l'esito delle ultime elezioni comunali



CALLIANO. In maggio scrisse su Facebook, commentando l'esito delle elezioni comunali, "peccato, speravo in un posto fatto apposta per i bambini e invece mi devo aspettare di parlare col sindaco davanti ad un bicchiere di vino al bar". Per questa frase è stata denunciata dal primo cittadino, Marco Pompermaier, per diffamazione. Lei è Carmen Larentis, rappresentante dei genitori dell'asilo e moglie di un consigliere di minoranza, Massimo Fontana. La denuncia ha acceso la discussione durante l'ultimo consiglio comunale. Carmen Larentis, rappresentante dei genitori dell'asilo del paese, è sostenitrice del gruppo "Civica per Calliano" di centro sinistra, che candidava Lorenzo Conci a sindaco alle ultime elezioni. Quest'ultimo, dopo il voto, il 17 maggio, aveva lasciato amareggiato un post sulla sua pagina di Facebook, in cui ringraziava gli elettori e annunciava 5 anni di opposizione. Tra i commenti, la frase di Carmen Larentis, che evidentemente non è piaciuta al sindaco (che tuttavia non ha un profilo sul social network). Nei giorni scorsi Larentis ha ricevuto l'avviso di chiusura delle indagini da parte del tribunale di Rovereto, in cui indicava i tempi per la nomina di un avvocato. Marco Pompermaier ha denunciato Larentis in base all'articolo 595 del codice penale, per diffamazione, su una discussione telematica. Il reato è aggravato dal fatto che la presunta offesa è su un sito pubblico, e contro un'autorità. L'opposizione, ha detto Lorenzo Conci, era orientata a votare come rappresentante per la Comunità di Valle l'assessore Cristian Marchelli, anche perché iscritto all'Upt, formazione del centrosinistra e quindi vicina alle posizioni della Civica per Calliano. «Non possiamo però sorvolare su questa denuncia - ha ribadito Conci in consiglio - la frase non è offensiva; potrebbe sì dare fastidio, ma è risaputo che il sindaco discute con i cittadini al bar. In questo non c'è nulla di male; l'azione legale del sindaco è di una gravità assoluta e volta solo ad intimidire». Lo stesso Marco Pompermaier riconosce di essere spesso al bar: «Frequento e frequenterò i bar per sentire la gente in luoghi meno formali e per evitar loro di fare la fila a ricevimento - ha risposto il sindaco - ma la rappresentante dei genitori non può scrivere una cosa del genere. Non ci siamo mai trovati al bar, prima delle elezioni l'ho sentita solo per telefono, una volta. Non si può continuare a sparlare della gente. Io non ci sto». Per il sindaco si tratta di un prestesto della minoranza, che non avrebbe comunque votato Marchelli, la cui nomina perciò slitta al prossimo consiglio. D'ora in poi attenzione a cosa si scrive su Facebook: un'eventuale condanna per Larentis costituirebbe un precedente non da poco.

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