«Caldo? La prima regola, bere tanto»
Antonio Costa: «Bene abbondare in frutta e verdura, ma di stagione»
TRENTO. Che sia per il caldo o per la prova costume, in questi giorni tutti siamo assillati da una parola: dieta. Ecco che mai come ora è utile sapere cosa fa bene e cosa fa male, ma soprattutto è bene che i consigli ce li dia un medico e non la rivista femminile o il dietista non bene identificato. Ne parliamo con il dietologo Antonio Costa, del servizio dietetica e nutrizione del Santa Chiara.
Prima di tutto: a chi rivolgersi per una dieta? Una recente sentenza del consiglio superiore di sanità ha respinto una richiesta di diffamazione di un biologo, perché un noto medico aveva ribadito che le diete sono di competenza solo dei medici. Vero: diffidare da chiunque consigli diete, dalle riviste, agli amici, alle diete fai da te. Inoltre, evitare di farsi esami, che vanno molto di moda, come l'analisi del capello fatto in farmacia o il vega test per le intolleranze, perché non è dimostrata una relazione di causa effetto tra il peso e le allergie. La prima regola da adottare è pesarsi (almeno una volta al mese) e fare movimento, perché una dieta senza essere accompagnata dall'attività fisica, non funziona.
Quando ci si deve preoccupare del sovrappeso? E' un dato riconosciuto che l'obesità è una patologia, mentre un'alimentazione corretta previene malattie cardiovascolari, arteriosclerosi, tumori, insomma allunga la vita. Per un controllo della quantità di grasso si utilizza il cosiddetto indice di massa corporea (Bmi), che è il rapporto tra il peso (espresso in chili) e l'altezza (espressa in metri) al quadrato. Se la cifra ottenuta è tra 20 e 24 si è a posto, se è tra 25 e 29,9 si è in sovrappeso, oltre il 30 si è obesi.
Ci sono delle regole di base da adottare per mangiare senza ingrassare? I consigli che posso dare vanno bene in generale ma, ripeto, chi volesse affrontare una dieta dovrà rivolgersi al proprio medico di base, e sarà lui poi ad indirizzare l'interessato da uno specialista, che dovrà sottoporre il paziente ad analisi del sangue, alla valutazione del dispendio calorico dell'organismo a riposo (calorimetria basale), al dispendio energetico in 24 ore (holtermetabolico), alla composizione corporea di quantità di grasso, muscoli e acqua (bioimpedenza). La dieta è una terapia e come tale va affrontata, con rigore, ma senza eccessi, perché non si può pretendere di dimagrire subito, facendo gli integralisti. Il paziente va anche seguito da un punto di vista psicologico: in tanti vengono qui perché non riescono a dimagrire, magari avendo già provato varie diete. Insomma, il paziente va controllato e motivato.
Veniamo dunque ai consigli: soprattutto in questi giorni di caldo, cosa mangiare e cosa evitare? Il consiglio è sempre quello: mangiare tanta frutta e verdura, e soprattutto quella di stagione, visto che in questo periodo ce n'è in abbondanza. Si tratta di alimenti che hanno carattere protettivo, antiossidante e contrastano i radicali liberi. Attenzione però a non esagerare, perché la frutta è zuccherina, per cui troppi zuccheri non fanno bene. E' consigliabile anche il consumo giornaliero di legumi, sia cotti che crudi, ricchi di fibra che favoriscono la digestione e l'evacuazione. Per verdure e legumi, limitare però i condimenti, ed usare comunque l'olio d'oliva perché ci protegge dai disturbi cardiopatici. Ma la regola più importante è quella di bere, tanto.
Quanta acqua si deve bere e quali bevande sono consigliate? Bere tanto è la regola numero uno. Siamo o no fatti in gran parte d'acqua? E allora bisognerà farla circolare? L'acqua è essenziale nei processi fisiologici e biochimici, elimina le scorie metaboliche, lubrifica le articolazioni, dona elasticità a pelle e mucose. Si deve bere, in definitiva, minimo 1 litro e mezzo d'acqua ed è meglio bere liquidi non zuccherati. Ricordo quello che mi diceva il mio primario, il dottor Torelli, ora in pensione: «Meglio mangiare un'acciuga al giorno che non bere», per dire che, come si sa il sale va limitato perché fa male, ma fa ancor peggio bere poco. Attenzione anche alle bevande con le scritte "non zuccherate", perché al posto del glucosio, c'è il fruttosio.
E sugli alcolici, pollice verso? Con il caldo è decisamente meglio evitarli. Al massimo si può chiudere un occhio sulla birra, ma se si beve a casa propria e non si deve guidare, perché di bevanda alcolica sempre si tratta.
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