«Bus e profughi, un episodio che fa danno al Trentino»
Pomini (Cisl): sul servizio pubblico non sono ammesse scuse. E la Uil Tucs diffonde una foto storica sulla segregazione Usa.
TRENTO. «Chi svolge un servizio pubblico dovrebbe conoscere la delicatezza del proprio ruolo: sarebbe un gravissimo precedente se dovesse passare la linea che utenti diversi ricevono servizi diversi, come appunto il gruppo di profughi lasciato a piedi alla fermata di Marco di Rovereto da un autista di Trentino Trasporti. E non importa quale sia la motivazione. Questa vicenda danneggia l’azienda coinvolta, ma anche il Trentino che è una terra accogliente, mentre è passato il messaggio contrario». Con queste parole è intervenuto ieri Lorenzo Pomini (segretario provinciale della Cisl) in merito alla vicenda che ha visto come protagonista l’autista Moreno Salvetti, che ad Avio è anche consigliere comunale ed ex assessore.
La vicenda l’abbiamo raccontata ampiamente sul Trentino nei giorni scorsi, sottolineando la prudenza dei sindacati del settore trasporti che - evidentemente - tengono conto della solidarietà che gli autisti manifestano al loro collega (e temono le reazioni dei lavoratori). Sono così intervenuti i segretari generali (ieri abbiamo ospitato gli interventi di Alotti, Uil, e Ianeselli, Cgil) a condannare l’episodio. Ma anche da parte di sindacati di altri settori sono giunte prese di posizione, come quella della Uil Tucs (commercio) che ha diffuso in rete l’immagine storica di Rosa Parks, la donna americana di colore che nel 1955, a bordo dell’autobus su cui viaggiava per rientrare a casa dal lavoro, si rifiutò di cedere un posto riservato ai passeggeri bianchi. La donna venne arrestata, ma in seguito fu riabilitata e il suo gesto fu la fine della segregazione razziale negli Stati Uniti. Il messaggio della Uil Tucs? «La storia a volta più salire su un autobus... è meglio fermarsi!».
Intanto la vicenda di Moreno Salvetti è finita nelle ultime ore su tutti i principali giornali on-line italiani, ma anche in prima pagina sull’edizione in edicola del Fatto con un titolo che mette in evidenza la discesa della Lega Nord a favore dell’autista accusato di discriminazione razziale: «La Lega con l’autista di autobus che lascia a piedi gli immigrati».
In attesa che la procura della Repubblica di Rovereto (dove è stato presentato l’esposto presentato congiuntamente da Trentino Trasporti e dalla Provincia di Trento) entri nel merito della questione, l’azienda trentina dovrà decidere in merito al procedimento disciplinare avviato nei confronti di Salvetti.
Nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa della Provincia si sottolinea che l’autista rischia anche il licenziamento, ma in realtà è molto più probabile che Trentino Trasporti adotti una sanzione meno severa (ad esempio la sospensione dal lavoro per un periodo) in attesa che venga definita l’inchiesta penale con l’accusa di interruzione di pubblico servizio. (a.s.)